di Lupa Verde

Uno degli obiettivi della delibera 47 di Roma Capitale di marzo 2017 (in allegato), con cui veniva approvato il "Piano per la riduzione e la gestione dei materiali post consumo", insisteva sulla necessità di ridurre quanto più possibile la produzione a monte dei rifiuti. Tassello fondamentale per venire a capo dei grandi problemi della città. 

Ebbene, su questo fronte cosa possono fare nel quotidiano i cittadini romani? Premesso che i municipi non sono tutti uguali e che non tutti hanno gli stessi problemi e le medesime criticità, cosa può fare il singolo in casa e nel proprio quartiere? Diverse cose, semplici ma di grande efficacia, come descrive bene nel suo libro "Meno 100 kg" Roberto Cavallo. Qualche esempio: se per la spesa si usano le borse e cassette riutilizzabili, si possono risparmiare 3 kg di rifiuti in un anno per abitante; l'utilizzo dell'acqua del rubinetto al posto dell'acqua in bottiglia consente di risparmiarne 9; i prodotti alla spina portano ad una riduzione annuale di 5 kg.

E poi, evitare di gettare gli scarti alimentari e utilizzarli negli stessi piatti o per prepararne degli altri (ad esempio i gambi dei broccoli possono essere cotti e ridotti in crema per condire il resto) permette di ottenere un grandissimo risultato: meno 60 kg in un anno! Parallelamente o in alternativa si può fare anche il compostaggio domestico, che consente una riduzione di 56 kg (si può fare anche sul balcone) oppure avviare il compostaggio comunitario, che ne farebbe risparmiare 21. A questo proposito, che fine hanno fatto le compostiere di comunità pagate dalla Regione?

Chi ha bambini inoltre può utilizzare pannolini lavabili o biodegradabili: meno 10 kg (quelli in cotone in parte sono biodegradabili e in parte si lavano in lavatrice come una normale mutandina). Merende leggere: - 1,5 kg. Scambio di giochi e vestiti: - 14 kg all'anno.

Infine qualche altro consiglio pratico: se un cassonetto è pieno, non bisogna abbandonare il rifiuto lì ma cercarne uno un po' più vuoto. Si trova con pazienza. Non buttare Raee nella spazzatura e neppure materassi e altri ingombranti ma rivolgersi all'Ama.

Sono tutte azioni che avrebbero un impatto molto importante sulla riduzione della produzione complessiva di rifiuti ed erano tutte ben delineate nel piano strategico approvato dalla Giunta nel 2017.