Costa: ‘Costruire nuovi inceneritori sarebbe folle e irresponsabile’
Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa torna sulla questione degli inceneritori e lo fa attraverso un post su Facebook, per ribadire un concetto ovvio ma che nei fatti non è condiviso dai principali esponenti del governo
26 July, 2019
Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa torna sulla questione degli inceneritori e lo fa attraverso un post su Facebook, per ribadire un concetto ovvio ma che nei fatti non è condiviso dai principali esponenti del governo.
“Oggi
ho letto che chi non vuole costruire nuovi inceneritori sarebbe folle
e irresponsabile. Io trovo che sia folle e irresponsabile pensare
l’esatto contrario. E non lo dico per motivi ideologici, ma tecnici
e pragmatici. L’Europa ci dice che già al 2025 dovremo raggiungere
il 65% di riciclo – continua il ministro - Il 70% nel 2030. Per
costruire un inceneritore occorrono dai 5 ai sette anni. Per
rientrare dall’investimento occorrono altri 20 anni. Bene: nel
2027 cosa daremo da mangiare a questi eventuali nuovi impianti visto
che bruciano la parte residuale, terminale, della raccolta, cioè
tutto quello che non può essere riciclato?”
“Nel
frattempo di alcuni impianti è stata annunciata la chiusura, come
quello di Livorno e di Ravenna, proprio perché sono venute a mancare
le condizioni della loro attività. Vedete? Non servono”.
“Comunque
io dico sì agli impianti, ma solo a quelli che servono: innanzitutto
quelli di compostaggio, soprattutto al Sud.
Lavorano l’organico, che è la gran parte del rifiuto da trattare.
Occorre un sistema a stella, con quelli più piccoli vicino al luogo
dove l’organico viene prodotto. Ne ho già parlato con le
associazioni imprenditoriali di categoria e concordano. Comunque sul
punto il contratto di governo è chiaro: Una corretta e virtuosa
applicazione dell’economia circolare, in linea con la gerarchia
europea nella gestione dei rifiuti, comporta una forte riduzione del
rifiuto prodotto, una crescente percentuale di prodotto riciclato e
contestualmente una drastica riduzione della quota di rifiuti
smaltiti in discarica ed incenerimento, fino ad arrivare al graduale
superamento di questi impianti, adottando metodi tecnologicamente
avanzati ed alternativi. Ed è proprio quello che stiamo facendo”.