Il 1° agosto approvazione del Piano Rifiuti della Regione Lazio che chiede una discarica (anche) a Roma
Il piano arriva in Giunta per l'approvazione. Nelle linee guida presentate lo scorso gennaio è scritto "che ogni ATO debba avere una discarica per il proprio territorio ed in particolare per l’ATO Provinciale di Città metropolitana"
31 July, 2019
Con un giorno di ritardo rispetto alla tabella di marcia, giovedì 1° agosto arriva in Giunta per l’approvazione il Piano Rifiuti della Regione Lazio. Quel piano, atteso dal 2014, che secondo molti costringerà Roma a dotarsi di una discarica per riuscire a gestire al meglio i propri rifiuti, nonostante il veto della sindaca Virginia Raggi, che anche pochi giorni fa ha ribadito il proprio no a qualsiasi impianto di smaltimento nel territorio capitolino, anche temporaneo. Neppure una discarica di servizio per intenderci, men che meno un impianto più strutturato e duraturo.
Eppure nelle 110 pagine delle linee guida al piano, presentate lo scorso gennaio, le indicazioni sono chiare. Nel capitolo che riguarda gli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO), il punto sullo smaltimento recita così:
La maggiore criticità al momento presente nella Regione Lazio è la scarsa disponibilità di discariche per lo smaltimento degli scarti derivanti dal trattamento del rifiuto indifferenziato e dagli scarti derivanti dal recupero della frazione differenziata. L’esigenza di volumi disponibli di discarica rappresenta una fase indispensabile del ciclo. L’obiettivo, che verrà raggiunto tramite le azioni di piano, è di riduzione ed in ogni caso, nel rispetto della responsabilità del produttore si ritiene che l’autosufficienza debba essere garantita a livello di ATO territoriali. Per questo si ritiene che ogni ATO debba avere una discarica per il proprio territorio ed in particolare, per l’ATO Provinciale di Città metropolitana, al fine di garantire una equa ripartizione della responsabilità del produttore e di attivare le giuste azioni finalizzate alla massimizzazione della raccolta differenziata in ogni territorio, anche al fine di minimizzare gli impatti su un unico impianto di discarica, dividere il territorio in un subambito sulla base delle omogeneità del sistema che AMA spa deve garantire nel territorio di Roma Capitale.
Lo scorso 21 luglio Virginia Raggi è tornata sull’argomento con un post su facebook in risposta ad alcune sollecitazioni in tal senso: "Abbiamo ospitato per decenni la più grande discarica d’Europa, a Malagrotta, ricevendo rifiuti da ogni parte d'Italia. Ora non abbiamo intenzione di tornare a quel passato fatto di disagio, gravi malattie per gli abitanti del posto e inquinamento della terra dove viviamo. Roma punta su nuovi impianti di riciclo dei materiali, collaborazione istituzionale, aumento della differenziata e coinvolgimento diretto delle persone in attesa di un Piano Regionale che non deve punire la città di Roma ma rispettarla. Si tratta dello stesso rispetto per l'ambiente e per la vita delle persone che tutti noi chiediamo senza differenze politiche".