Roma, Virginia Raggi scrive al ministro Costa: gli impianti del Lazio trattano meno rifiuti di quanti potrebbero
Esisterebbe un “disallineamento” di circa un milione di tonnellate di rifiuti indifferenziati all’anno che la Regione potrebbe trattare ma che, probabilmente, non vengono utilizzati. Così la sindaca di Roma in una missiva al Ministero
02 August, 2019
Qualcosa non quadra tra i dati forniti dalla Regione sulla capacità di smaltimento degli impianti di trattamento dei rifiuti nel territorio del Lazio e la produzione che la stessa Regione dichiara nell’ultima ordinanza firmata dal presidente Nicola Zingaretti. Esisterebbe infatti un “disallineamento” – così lo definisce la sindaca Virginia Raggi in una missiva ufficiale inviata a Ministero dell’Ambiente, Prefettura, Presidente del Consiglio e Regione – di circa un milione di tonnellate di rifiuti indifferenziati all’anno che la Regione potrebbe trattare ma che, probabilmente, non vengono utilizzati.
Secondo il testo inviato dal Campidoglio, infatti, nell’ordinanza di Zingaretti viene indicata una capacità di trattamento annuo complessiva di 2.580.000 tonnellate ma, parallelamente, nelle Linee strategiche del Piano di gestione rifiuti della Regione Lazio si ricava che la produzione complessiva regionale di rifiuti indifferenziati nell’anno 2017 ammonterebbe a circa 1.600.000 tonnellate.
Stando così le cose sembrerebbe dunque che gli impianti regionali, secondo i dati ufficiali della Regione, possano accogliere e trattare tutta la produzione di indifferenziato di Roma Capitale. Perché, dunque, questi rifiuti non vengono acquisiti dagli impianti regionali? Questo il quesito finale della lettera che, in calce, rimanda al prossimo incontro della cabina di regia tra Campidoglio, Regione Lazio e Ministero dell’Ambiente.