TOdays Festival per la promozione a pieni voti alla voce sostenibilità aspettiamo la prossima edizione
L’edizione di quest’anno è stata la prima plastic free, ma per un festival pienamente sostenibile a livello ambientale si può fare ancora di più
28 August, 2019
Le premesse c’erano tutte per organizzare una rassegna musicale sostenibile dal punto di vista ambientale, purtroppo, molte non sono state rispettate. L’impressione però è che organizzare un festival sostenibile sia possibile e che l’edizione di quest’anno del TOdays abbia fatto un passo in questa direzione. La speranza è che le prossime edizioni della kermesse, ammesso che ce ne siano viste le recenti dimissioni del direttore artistico Gianluca Gozzi, possano continuare questo percorso verso la sostenibilità ambientale.
Prima del TOdays abbiamo avuto il piacere di intervistare Katia Costantino, che per il Festival
si è occupata della sostenibilità di tutto l’evento. Katia ci ha raccontato le
iniziative che sarebbero state adottate per un evento più green ma, sul campo
abbiamo potuto constatare che delle tante intenzioni, solo poche erano state
adottate.
Grazie ai ragazzi di “Amico bicchiere”
e “greenTo” che hanno portato i loro
bicchieri di plastica riutilizzabili e a Smat
che ha installato delle fontanelle d’acqua, si può dire che l’obiettivo di
essere essere una manifestazione plastic free è stato raggiunto. La nota
stonata dell’iniziativa è stato però l’obbligo di “acquistare” i bicchieri,
infatti, a differenza di quanto accade da qualche mese nei locali Torinesi dove
si “noleggiano” i bicchieri pagando la cauzione di 1 €, cauzione che viene poi
ridata a fine serata, al TOdays non era possibile avere indietro l’euro anche
se si restituiva il bicchiere.
L’utilizzo di questi bicchieri ha però sicuramente contribuito alla riduzione della produzione di rifiuti di plastica. La quantità di bottigliette d’acqua vendute durante la manifestazione è stata infatti molto limitata. In giro per gli ambienti che hanno ospitato il festival non abbiamo trovato bottiglie di plastica abbandonate e i bidoni predisposti allo smaltimento delle sole bottigliette erano praticamente vuoti.
I bidoni per lo smaltimento dei rifiuti sono stati però un tasto dolente, infatti, sebbene ci fosse stato detto che sarebbero stati predisposti più bidoni per una corretta raccolta differenziata, abbiamo trovato soltanto quelli per le bottiglie di plastica e per l’indifferenziato. In una manifestazione che inizia alle 18:00 e finisce a mezzanotte e durante la quale viene venduto cibo, ci sarebbe piaciuto trovare anche il bidone dell’umido. Abbiamo infatti incontrato molte persone che non sapevano come differenziare i propri rifiuti e si sono visti costretti a buttare tutto nel bidone dell’indifferenziato. Nel caso in cui il TOdays vanga organizzato anche l’anno prossimo, speriamo che venga posta maggiore attenzione allo smaltimento dei rifiuti, soprattutto nel caso in cui si decidesse di estendere anche al pubblico, e non solo alla zona backstage, l’utilizzo di stoviglie compostabili.
Al netto di quanto promesso prima dell’inizio del Festival e di quanto poi abbiamo poi effettivamente trovato durante la kermesse, la sensazione è che le intenzioni c’erano tutte, ma il bilancio non è pienamente positivo, della serie “ha molte potenzialità, ma non si applica”. Era quindi lecito aspettarsi qualcosina di più. La nostra non è un’ammonizione, ma un monito per le future edizioni, nella speranza che ci possano essere, visto che perdere anche il TOdays sarebbe l'ennesima beffa per una città come Torino che negli anni ha già perso troppe manifestazioni.