Emergenza rifiuti in Calabria. Oliverio emana una ordinanza per ‘evitare il collasso del sistema’
Dopo il sequestro di alcune aree a servizio della discarica pubblica di Lamezia Terme, una ordinanza ‘urgente’ del Presidente della Regione prova a evitare il collasso derivante dall'esaurimento della capacità di stoccaggio degli impianti in esercizio
10 September, 2019
La regione Calabria corre ai ripari per evitare che l’emergenza rifiuti dagli impianti si riversi nelle strade. Infatti, nella giornata di sabato 7 settembre, Mario Oliverio ha emanato una nuova ordinanza contingibile ed urgente per fronteggiare la grave situazione igienico sanitaria insorta nel settore della raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani e per scongiurare pericoli per la salute pubblica. Permangono difficoltà di reperire nel territorio della regione siti pubblici idonei per la realizzazione dei nuovi impianti di trattamento e delle aree di smaltimento dove conferire gli scarti di lavorazione per come previsto dal Piano regionale di gestione dei rifiuti (quello del 2016, ndr), senza dimenticare che le gare indette per il conferimento degli scarti di lavorazione in impianti extra regionali non hanno raggiunto i risultati sperati o sono andate deserte.
La situazione si è ulteriormente aggravata nelle ultime settimane con l'interruzione dei conferimenti conseguente all'avvenuto sequestro da parte della magistratura di alcune aree a servizio della discarica pubblica di Lamezia Terme, che avrebbe finito per determinare il blocco degli impianti di trattamento derivante dall'impossibilità di conferire in discarica gli scarti di lavorazione e, a molte, l'interruzione della raccolta. Di conseguenza Oliviero si è visto costretto ad emanare una nuova ordinanza contingibile ed urgente, al fine di evitare il collasso del sistema derivante dall'esaurimento della capacità di stoccaggio degli impianti oggi in esercizio.
L'ordinanza è stata richiesta e sollecitata dai sindaci presidenti delle Comunità di ambito che ne hanno espressamente condiviso i contenuti e si sono impegnati ad attuarne le disposizioni nei tempi previsti. Al fine di prevenire pericoli per la salute pubblica e situazioni di degrado urbano derivanti dal blocco del sistema di raccolta, l'ordinanza prevede:
- che le Comunità d'Ambito di Cosenza e Vibo Valentia e la Città Metropolitana di Reggio Calabria provvedano ad individuare immediatamente uno o più siti dove ubicare i propri ecodistretti e le relative discariche di servizio ed avviino le conseguenti procedure amministrative per la realizzazione degli impianti;
- che le Comunità d'Ambito di Cosenza e la Città Metropolitana di Reggio Calabria provvedano immediatamente all'indizione della gara o all'affidamento del servizio per lo smaltimento in impianti extraregionali degli scarti di lavorazione degli impianti siti nel proprio territorio;
- che alcuni Comuni (Lamezia e Catanzaro) adottino immediatamente gli atti amministrativi di competenza necessari per la prosecuzione delle procedure di ampliamento delle discariche di propria competenza e che altri (Castrolibero e Castrovillari) provvedano a richiedere l'autorizzazione integrata ambientale o a presentare la documentazione tecnica riportante lo stato attuale della discarica;
- che il Comune di Cassano Jonio sia autorizzato in via d'urgenza e senza soluzione di continuità all'esercizio di ulteriori volumi, nelle more del rilascio dell'autorizzazione per la quale ha già presentato istanza, e nel rispetto dei piani di gestione, monitoraggio e controllo approvati;
- che il gestore della discarica di Crotone sia autorizzato a proseguire in via d'urgenza e senza soluzione di continuità nella coltivazione fino al 30 giugno 2020 nel rispetto dei piani di gestione, monitoraggio e controllo approvati e che il gestore della discarica di Crotone svolga in via d'urgenza le attività tecniche necessarie ad assicurare una rapida ripresa dei conferimenti autorizzati.
Si tratta, a tutta evidenza, di un complesso di provvedimenti, relativi all'intero territorio regionale, finalizzati ad assicurare la continuità del servizio pubblico di raccolta e smaltimento, nella more del completamento delle complesse procedure di competenza delle Comunità d'Ambito, comunque svolte con l'affiancamento ed il sostegno della regione.
Intanto nella giornata di ieri, lunedì 9 settembre, su indicazione dell’assessore all'ambiente Antonella Rizzo, l’Esecutivo regionale ha deliberato le modifiche al regolamento regionale n. 10 del 5 novembre 2013 sull'attuazione della legge regionale riguardante l'istituzione della struttura tecnica di valutazione Vas-Via-Aia-Vi.
Nello specifico, si tratta di una integrazione del regolamento regionale al fine di confermare i compiti e le attività della struttura tecnica di valutazione Vas-Via-Aia-Vi alle disposizioni introdotte dal decreto legislativo n. 104. Tale adeguamento comporta lo snellimento e la semplificazione dell'attività amministrativa regionale che andrà ad incidere sul miglioramento della performance della struttura tecnica di valutazione con conseguente efficientamento dell’attività istruttoria.
Approvato anche l’Accordo di programma per la realizzazione di interventi per la gestione del ciclo dei rifiuti per la regolamentazione dell'utilizzo delle risorse stanziate con delibere Cipe n. 25. Le risorse ammontano compelssivamente a 43,800 milioni di euro da destinare alla realizzazione dell'impianto di valorizzazione e recupero spinto da raccolta differenziata e rifiuti urbani, da avviare al riciclaggio con annessa piattaforma di valorizzazione della frazione organica per il territorio del Comune di Siderno.
Fonte: Regione Calabria