Un Green Deal tra le priorità della nuova Commissione Europea di Von der Leyen
La presidente: “Voglio che diventi l’elemento distintivo dell’Europa, è il nostro impegno a diventare il primo continente al mondo a impatto climatico zero. Chi saprà agire per primo e più rapidamente sarà in grado di cogliere le opportunità offerte dalla transizione ecologica”
10 September, 2019
"Al centro del nostro lavoro vi è la necessità di affrontare i cambiamenti climatici, tecnologici e demografici che stanno trasformando le nostre società e il nostro modo di vivere. Le potenze esistenti stanno intraprendendo nuovi percorsi da sole. Stanno emergendo e si stanno consolidando nuove potenze. Ciò diffonde un sentimento di scontento e d'inquietudine in molte comunità della nostra Europa. L'UE deve guidare la transizione verso un pianeta in salute e un nuovo mondo digitale. Per farlo, però, deve unire le persone e adeguare la nostra economia sociale di mercato unica alle nuove ambizioni dell'epoca attuale".
Il nuovo collegio avrà otto vicepresidenti, che sono responsabili delle principali priorità enunciate negli orientamenti politici tra cui appunto il Green Deal. Tre vicepresidenti esecutivi avranno una doppia funzione: saranno nel contempo Commissari e Vicepresidenti responsabili di uno dei tre temi centrali dell'agenda della Presidente eletta. Tra questi, il Vicepresidente esecutivo Frans Timmermans, olandese di 58 anni e veterano di Bruxelles, coordinerà le attività per il Green Deal e gestirà inoltre la politica di Azione per il clima. Sarà in sostanza il numero due nella commissione entrante, in continuità con il ruolo ricoperto negli ultimi cinque anni con l'ex presidente Jean Claude Juncker, seppure con deleghe diverse.
La sua nomina è stata accolta con favore da diversi gruppi ambientalisti che ne riconoscono l'impegno su numerosi fronti. Da braccio destro di Juncker, tra le diverse cose di cui si è occupato spicca la proposta per la legislazione contro la plastica monouso che è stata adottata dal Parlamento europeo.
La nuova missione dichiarata di Timmermans, esposta in una lettera resa nota dalla Van der Leyen, è "guardare tutto dal modo in cui utilizziamo e produciamo energia, sblocchiamo investimenti privati e supportiamo nuove tecnologie pulite, fino al trasporto che usiamo, il cibo che mangiamo e la confezione che buttiamo via".
La presidente ha sollecitato Timmermans a far sì che l'Europa sia "più ambiziosa sull'obiettivo di riduzione delle emissioni, che dovrebbe aumentare di almeno il 50 per cento entro il 2030" e lo ha anche incaricato di negoziati internazionali per aumentare l'impegno sulla stessa linea di "altri importanti emettitori" entro il 2021. Per Von der Leyen l'olandese è l'uomo di punta per rendere l'Europa "il primo continente neutro dal punto di vista climatico entro il 2050".