Presentato l'ottavo rapporto annuale sulla banca dati Anci-Conai
Giorgio Quagliuolo, presidente CONAI: «La raccolta differenziata non è un fine. È un mezzo. Non dobbiamo mai dimenticare che tutto il materiale raccolto deve essere adeguatamente trattato, e per questo servono impianti»
30 September, 2019
I Comuni coperti da almeno una convenzione con i Consorzi di filiera del Conai per la raccolta differenziata sono 7.827 (il 98%), per una popolazione di 60.198.712 abitanti, il 99,5% di quella nazionale. Tra questi quasi il 50% dei Comuni convenzionati è coperto da più di 4 convenzioni e il 38% da 3 oppure 4, mentre appena il 13% dei Comuni solo da 1 o 2. E’ quanto emerge dai dati dell’ottavo rapporto annuale sulla banca dati Anci-Conai presentati giovedì 26 settembre nella sede dell’Anci a Roma.
Il rapporto (scarica la sintesi) evidenzia che i risultati complessivamente conseguiti dal sistema Conai superano gli obiettivi di recupero e riciclo fissati al 2008, rispettivamente del 18% sugli obiettivi fissati per il recupero e del 12,5% degli obiettivi fissati per il riciclo. Inoltre, sono stati ampiamente raggiunti e superati gli obiettivi di riciclo previsti dalla passata Direttiva imballaggi per le singole tipologie di materiali contenuti nei rifiuti di imballaggio rispetto all’immesso al consumo.
In crescita anche le quantità totali di rifiuti gestite dal Conai, passate da una media di circa 4,6 milioni di tonnellate di rifiuti conferiti dai soggetti convenzionati nel periodo 2011 – 2016, a quota 5 milioni di tonnellate nel 2017, con una ripresa delle raccolte ‘convenzionate’ con i sei Consorzi di filiera (CiAl, Comieco, Corepla, Coreve, Ricrea e Rilegno). Il Nord si conferma la macro area con le più elevate performance di raccolta: è più efficiente in termini di quantità totali e di risultati medi pro capite per quanto riguarda i materiali da imballaggi conferiti al Comieco; il 54% di tutto il vetro raccolto in Italia dal Corepla proviene dalle regioni del Nord, mentre solo il 28% da quelle del Sud. Infine, circa il 55% di tutto il legno conferito al consorzio Rilegno arriva da sole tre regioni, Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte.
«La raccolta differenziata non è un fine. È un mezzo. Non dobbiamo mai dimenticare che tutto il materiale raccolto deve essere adeguatamente trattato, e per questo servono impianti». Lo ha dichiarato Giorgio Quagliuolo, presidente CONAI. «Soprattutto nelle regioni del sud Italia ci troviamo di fronte a una drammatica carenza di impianti per il trattamento dei rifiuti di imballaggio. Un problema non solo economico, legato ai costi di trasporto dei materiali al nord, ma anche ambientale: basta pensare alle emissioni legate ai trasporti verso gli impianti delle regioni settentrionali. Cosa può accelerare il percorso verso la realizzazione di nuovi impianti? Sicuramente norme chiare e trasparenti, con un orizzonte di lungo periodo».
«Siamo un’eccellenza in Europa nel recupero e nel riciclo dei rifiuti di imballaggio» ha aggiunto Quagliuolo, «e molte regioni del sud Italia, storicamente in ritardo, stanno colmando il gap che le separa da quelle del nord. Le materie prime seconde, però, devono trovare uno sbocco sul mercato. La loro offerta cresce, ma la domanda sta calando in modo preoccupante. Corriamo il rischio che il materiale raccolto, in continuo aumento anche grazie all’efficace collaborazione con i Comuni determinata dall’Accordo Quadro ANCI-CONAI, non trovi uno sbocco nella filiera del riciclo, con l’aumento degli stoccaggi di materiale come conseguenza. Anche per questo mi auguro si arrivi a chiudere presto il provvedimento sull’End of Waste».