Chiamparino:
Il sindaco replica alle accuse: pannicello caldo, però obbligato. Ogni anno in mi fate la stessa domanda: eppure sapete che ci sono delle leggi - da La Repubblica del 19.10.2005
19 October, 2005
Signor sindaco, ci risiamo. Ma non avevate detto che le targhe alterne andavano abolite?
«Io non l´ho mai detto. Chi lo ha fatto, come l´assessore De Ruggiero, ha dovuto tornare sui suoi passi».
Targhe alterne dunque. Ma servono a qualcosa?
«Tornano le stagioni e tornano le interviste. Ogni anno, in autunno, mi fate questa domanda».
Lei come risponde? www.replicas-shop.me
«Che forse le targhe alterne sono un pannicello caldo ma sono sempre meglio di nulla. Che cosa propongono i contrari alle targhe alterne»?
Trasporti pubblici più efficienti, norme severe per abbattere le emissioni, auto catalitiche...
«Benissimo. Sono d´accordo. Quando cominciamo? Lei sa quanto tempo e quanti soldi ci vogliono per acquistare autobus meno inquinanti? Lo stiamo facendo per le Olimpiadi, naturalmente attingendo dalle casse comunali perché i fondi dello Stato sono stati tagliati».
E la rete dei trasporti?
«Stiamo realizzando, con decenni di ritardo, la prima linea di metropolitana. Ci vorranno altri dieci anni per avere un sistema efficiente che ci consenta di bloccare il traffico privato senza punire i cittadini».
Nel frattempo, dunque, targhe alterne...
«Ricordo che c´è una legge nazionale. Se non riduciamo, sia pure di poco l´inquinamento, dopo 35 sforamenti dei livelli di polveri, dobbiamo bloccare completamente il traffico a tempo indeterminato. Così si passa dal pannicello caldo alla cura da cavallo che ammazza il paziente».
Quest´anno avete ridotto l´orario di blocco. Le elezioni sono alle porte: avete ceduto alla lobby dei commercianti?
«Ma quale lobby dei commercianti? Non diciamo fesserie. Così facendo tuteliamo la lobby dei cittadini che tra le 7 e le 8.30 del mattino devono portare i figli a scuola o recarsi al lavoro».
Nessuna preoccupazione elettorale?
«Nessuna volontà punitiva nei confronti dei cittadini. Direi un provvedimento che invita tutti a riflettere sui rischi dell´inquinamento e cerca di evitare soluzioni più drastiche. Quanto alla storia dei commercianti è una favola. Semmai la lobby dei commercianti viene danneggiata perché i negozi aprono proprio nell´orario del blocco».
(p. g.)