Viabilità, i tre giorni del caos
SMOG E SCIOPERI OGGI E DOMANI CIRCOLAZIONE A TARGHE ALTERNE, VENERDÌ LO SCIOPERO DI TRAM E BUS
19 October, 2005
Oggi e domani scattano le targhe alterne. Venerdì, dalle 17,30 alle 21,30, si fermeranno bus e tram: idem per le autolinee extraurbane, le ferrovie Torino-Ceres e Canavesana (compresi i servizi sulla linea Settimo-Torino-Chieri). Domenica 23 sarà «ecologica». Settimana difficile per chi deve spostarsi. Manco a farlo apposta, arriva tutto insieme: la circolazione alternata per tamponare le smog e, subito dopo, lo sciopero del trasporto locale indetto dai sindacati di base (info al numero Gtt 800-019152).
Sul versante targhe alterne - attaccate da Silvio Viale, Radicali - il meccanismo è noto. Oggi, dalle 8,30 alle 18, possono circolare i veicoli ecologici (auto a benzina catalizzate ed eco-diesel) con targa dispari: conta l’ultimo numero, lo 0 è considerato pari. Domani, giovedì 20, via libera alle pari. I veicoli non ecologici sono «off-limits», a prescindere dalla targa. Chi viola l’ordinanza (www.comune.torino.it) rischia un verbale da 71 euro. La novità è rappresentata dall’orario, unificato tra tutti i Comuni, ma non solo. Quest’anno la Provincia ha escluso dalla lista dei veicoli esentati gli «Euro 4» e i diesel dotati di filtro antiparticolato. Perche? «Per le emissioni di ossidi di azoto, quelle di una vettura diesel Euro4 sono superiori a quelle di una vettura benzina Euro3», spiega l’assessore Piras. Nel caso del filtro antiparticolato, invece, il problema nasce dal fatto che il dispositivo non è segnalato in modo univoco sulla carta di circolazione. «Inoltre - aggiunge Piras -, anche se un veicolo diesel è dotato di un filtro antipolveri, le emissioni di ossidi di azoto sono superiori a quelle di un veicolo a benzina Euro3».
Intanto è partita la resa dei conti fra la Provincia e i Comuni che rifiutano le targhe alterne: Chieri, Chivasso, Nichelino. Ieri il presidente Saitta ha firmato le tre lettere di diffida. Palazzo Cisterna è deciso ad adottare i poteri sostitutivi: a fine settimana le controparti si incontreranno per l’ultima volta. In assenza di un’intesa, la Provincia emetterà un’ordinanza che esautorerà gli amministratori «ribelli». E i sindaci? Ieri Agostino Gay (Chieri), Andrea Fluttero (Chivasso) e Giuseppe Catizione (Nichelino) si sono appellati all’esecutivo regionale dell’Anci, strappando la promessa di una mediazione con Saitta. In ogni caso, non mollano. Lo ribadisce Catizone, il più agguerrito: «Porteremo la Provincia davanti al Tar, arriverò al Consiglio di Stato. Anche Palazzo Cisterna dovrà assumersi le sue responsabilità: andremo a vedere quanti controlli ha svolto sul fronte del riscaldamento civile e industriale». Un compromesso potrebbe derivare dall’unificazione della tariffa per i mezzi pubblici fra Torino e i Comuni limitrofi, allo studio della Provincia e dell’Agenzia per la Mobilità. «Sì ma tutti i giorni, non solo durante le targhe alterne - avverte Catizone -. I cittadini non respirano un giorno sì e l’altro no». Oggi An protesterà contro lo stop in corso Vittorio Emanuele angolo piazza Carlo Felice.