Ad Ecomondo 2019 riflettori accessi sull'alluminio, 'motore dell’economia circolare'
Si è svolta nella cornice di Ecomondo, giovedì 7 novembre 2019, l'incontro dal titolo “Alluminio, motore dell’economia circolare”
07 November, 2019
Si è svolta nella cornice di Ecomondo, giovedì 7 novembre 2019,
l'incontro dal titolo “Alluminio,
motore dell’economia circolare”. Hanno partecipato Mauro Cibaldi,
Presidente di Centroal – Centro Italiano Alluminio; Chiara Braga (Partito Democratico), Capogruppo del nella VIII Commissione
Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera e Responsabile
Ambiente del PD. L'incontro è stato moderato da Jacopo Giliberto,
giornalista de Il Sole 24 Ore.
Mauro Cibaldi, Presidente di Centroal (Associazione dell’industria
dell’alluminio in Italia), ha parlato di economia circolare e del
ruolo dell’industria dell’alluminio nella ‘prospettiva
circolare’, prospettiva che l’Italia sta facendo propria con
crescente decisione. “L’alluminio – ha esordito Cibaldi - è il
metallo delle future generazioni, è leggero e flessibile, consente
di realizzare piccole magie come quella di volare, cosa che senza
alluminio sarebbe impossibile”.
“La produzione italiana di alluminio è al 100% proveniente da
riciclo, con la prospettiva di essere in grado di riciclare altro
metallo, se necessario”, ha sottolineato Cibaldi di fronte al
pubblico di Ecomondo, a fianco dell’On. Chiara Braga, della
Commissione Ambiente della Camera. Entrambi sono stati ospiti dello
spazio del CiAl (Consorzio per il riciclo degli imballaggi in
alluminio, membro del sistema Conai). “In effetti – ha proseguito
Cibaldi - l'industria dell'alluminio italiana è un'eccellenza
tecnologica e ambientale: il materiale è riciclabile infinite volte,
risparmiando in ogni passaggio il 95% dell’energia utilizzata per
la produzione primaria. È per questo motivo che l’industria del
riciclo come quella italiana, nell’interesse di tutti, deve avere
delle condizioni competitive per lavorare: parlo di un prezzo
competitivo di energia elettrica e gas, entrambi essenziali per i
nostri processi produttivi”.
Altri temi che preoccupano il settore in un momento di congiuntura
difficile a livello internazionale sono quelli relativi alle
relazioni commerciali. Cibaldi ha sottolineato che “sul piano
commerciale vi sono effetti indiretti del confronto Usa-Cina e dei
dazi apposti, in quanto l’eccesso di produzione cinese e
russa, anziché verso gli USA, si indirizza verso l’Europa. Ne
deriva una riduzione dei prezzi sia della materia prima che dei
semilavorati. Gli effetti sono molto pesanti per le aziende”.
Ha concluso Cibaldi, preoccupato: “Tali questioni pesano sul
settore e rischiano di rendere poco incisive politiche industriali
pure virtuose quali il nuovo credito di imposta sui beni strumentali
per lo sviluppo di tecnologie in grado di favore la ‘green
economy’“.
Chiara Braga, capogruppo in Commissione Ambiente della Camera e responsabile Ambiente del PD, ha sottolineato “l’importanza degli incentivi per l’industria 4.0 rivolti allo sviluppo dell’economia circolare in legge di bilancio. Altre norme come quella sull’End of Waste o la plastic tax sono migliorabili ma rappresentano intanto dei passi positivi”.