Ama, stop ai crediti dalle banche: 'Un disastro ampiamente annunciato'
Torna la Lupa Verde: "È venuto il momento di assumersi la responsabilità. Quelle che Giampaoletti sosteneva essere affermazioni false risultano assolutamente vere, ma sono bugie che riguardano 8000 lavoratori in Ama, la città di Roma e tutto l'indotto"
20 November, 2019
Gianni Lemmetti e Franco Giampaoletti hanno sempre sostenuto che il rapporto Ama e banche fosse ottimo, a fronte delle grandi preoccupazioni espresse dall’ex presidente Lorenzo Bagnacani e dal suo CDA. Oggi però la maggior parte dei quotidiani riporta la "tegola" caduta su Ama e Roma Capitale, ovvero l'interruzione delle linee di credito. Come volevasi dimostrare.
In base all'Estratto dal verbale della commissione di indagine regionale (pagg. 5 e 6) del 18 Aprile 2019, il Dott. Giampaoletti Gianfranco, direttore generale del Campidoglio, sosteneva di portare elementi di chiarezza e dichiarava: “Posso risalire ‘a salmone’ sullo stato di salute economica di AMA e questo mi permette di rispondere anche ad una domanda del consigliere Patanè in merito al rapporto con le banche. Il rapporto con le banche è un rapporto ottimo, quindi la situazione che ci è stata rappresentata nell’evoluzione dei rapporti, fino a dicembre 2018, è stata una rappresentazione falsa. Lo dico e me ne assumo la responsabilità in una sede istituzionale".
Purtroppo, invece, quanto oggi si apprende dai quotidiani è esattamente il contrario di quel che sostenevano Giampaoletti e Lemmetti. Ovvero, le banche hanno prima interrotto e poi cancellato le linee di credito in via definitiva. Tutto questo renderà assolutamente difficile sia l'estensione della raccolta porta a porta dei rifiuti e gli adeguati investimenti, sia il mantenimento degli impegni per la realizzazione degli impianti che hanno già superato la via, oltre a rendere anche critica e difficoltosa la raccolta quotidiana.
Senza linee di credito si fa fatica a pagare i creditori che a loro volta difficilmente garantiranno le necessità quotidiane, dal carburante, agli pneumatici, ai pezzi di ricambio. Insomma un disastro, che come detto era stato ampiamente annunciato da Bagnacani e dal suo CDA.
È dunque venuto il momento di assumersi la responsabilità. Quelle che Giampaoletti sosteneva essere affermazioni false risultano assolutamente vere, ma sono bugie che riguardano 8000 lavoratori in Ama, la città di Roma e tutto l'indotto. Magari adesso qualcuno si renderà conto, finalmente, del disastro in cui sono state fatte precipitare Ama e Roma? Il salmone sembra aver perso l'orientamento.