Il messaggio di Papa Francesco alla COP25: ‘Dobbiamo chiederci seriamente se esiste una volontà politica per contrastare il cambiamento climatico’
Papa Francesco si rivolge ai protagonisti della COP25 di Madrid con un messaggio che evidenza tutti i limiti dell’Accordo di Parigi ed esorta la politica ad assumersi le proprie responsabilità nei confronti del pianeta e dei giovani
04 December, 2019
Papa Francesco in un messaggio indirizzato a Carolina Schmidt, ministra dell’ambiente del governo cileno nonché presidente della COP25, punta il dito contro l’inerzia degli Stati, che nonostante la ratifica degli Accordi di Parigi, continuano a fare poco per contrastare i cambiamenti climatici.
Un messaggio che parte da un fondamento scientifico. Infatti il Papa cita proprio l’ultimo rapporto dell’IPCC per spronare la politica "Questi studi – srcive Papa Franscesco- mostrano che gli attuali accordi tra gli stati per mitigare il cambiamento climatico e l’adattamento è molto distante dall’essere attuato e c’è bisogno di maggiori sforzi per raggiungere gli obiettivi fissati nell’Accordo di Parigi”
“Dobbiamo chiederci seriamente – continua il Papa – se esiste una volontà politica che dedichi con onestà, responsabilità e coraggio, più risorse umane, finanziarie e tecnologiche per mitigare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici, nonché per aiutare le popolazioni più povere e vulnerabili che sono le più colpite. Numerosi studi ci dicono che è ancora possibile limitare il riscaldamento globale. Per questo abbiamo bisogno di una chiara, lungimirante e forte volontà politica, determinata a seguire un nuovo corso che mira a reindirizzare gli investimenti finanziari ed economici verso quelle aree che salvaguardano davvero le condizioni di una vita degna per l’umanità su d, un pianeta “sano” per oggi e per domani”
“Oggi i giovani – conclude il Papa - mostrano grande sensibilità ai complessi problemi che sorgono da questa "emergenza". Non dovremmo gravare sulle prossime generazioni con i problemi causati dalle precedenti. Dobbiamo invece dare loro l'opportunità di ricordare la nostra generazione come quella che ha rinnovato e agito - con coscienza onesta, responsabile e coraggiosa - il bisogno fondamentale di collaborare per preservare e coltivare la nostra casa comune. Speriamo di poter offrire alla prossima generazione motivi concreti per aspettare e lavorare per un futuro buono e dignitoso! Spero che questo spirito incoraggi il lavoro della COP25, a cui auguro molto successo”.