Pubblicato l’UI GeenMetric che misura le università più sostenibili del pianeta. Prima delle italiane l’Alma Mater di Bologna al 12° posto
Le università italiane diventano sempre più sostenibili ma il gap con il resto del mondo è lungo da colmare. Prima delle italiane è l’Alma Mater di Bologna seguita dall’Università di Torino (41a), la migliore del sud è la Aldo Moro di Bari
04 December, 2019
Lanciato da Universitas Indonesia nel 2010, il ranking GreenMetric è pensato per coinvolgere le università di tutto il mondo nell’impegno comune sui temi della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente. La classifica viene realizzata valutando le azioni e le politiche adottate dagli atenei in campo green, con un’attenzione particolare per cambiamento climatico, consumo di acqua e di energia, riciclaggio dei rifiuti e sostenibilità dei trasporti.
Al
primo posto di questa classifica c’è l’olandese
Wageningen
University & Research, seguita dall’University
of Oxford e dall’University
of California di Davis.
Gli
atenei che partecipano alla rilevazione aumentano
ogni anno:
in questa nuova edizione della classifica sono passati da 719 a 780.
Tra questi le università italiane sono 29, due in più rispetto al
2018.
Per
il terzo
anno consecutivo,
l'Università
di Bologna è
il primo
ateneo in Italia per attenzione
alla sostenibilità ambientale.
A certificarlo è la
nuova edizione del ranking GreenMetric,
la classifica che valuta le politiche e le azioni green messe in
campo dalle università di tutto il mondo.
Ma
ancora più rilevante è il
posizionamento a livello mondiale.
Nella classifica generale, infatti, l’Università
di Bologna continua la sua ascesa fino
a raggiungere il 12°
posto (a
pari merito con Dublin City University e University of Sussex),
Dal
2017 l'Alma Mater rappresenta
gli atenei italiani all'interno di GreenMetric e
ha il compito di coordinare e raccogliere proposte di miglioramento
alla struttura del ranking. Attività che i rappresentanti di
GreenMetric hanno premiato nell’aprile di quest’anno nominando
l'Università di Bologna come Most
Active National Coordinator.
Scorrendo la classifica la seconda università italiana è quella di Torino che si piazza al 41° posto, al 99° troviamo la Ca’ Foscari di Venezia, al 101° Milano-Bicocca e al 103° il Politecnico di Torino. Prima delle università del sud c’è la Aldo Moro di Bari in 205a posizione fino ad arrivare alla casella 646 dove troviamo l’Università di Macerata.