Green Deal europeo, ecco il piano della Commissione europea
Dalla dichiarazione di emergenza climatica al Green Deal europeo: una tabella di marcia serrata quella della Commissione per fare dell’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050
15 December, 2019
di Tiziana Giacalone
La promessa della Commissione europea di proporre una legge sul clima, entro il mese di marzo 2020, è una delle tappe della serrata tabella di marcia presentata mercoledì 11 novembre a Brussels. Il Green Deal europeo, che arriva subito dopo la dichiarazione dell’emergenza climatica del Parlamento di fine novembre, richiede un finanziamento di 260 miliardi di euro all’anno fino al 2030 e un percorso per una transizione equa, è una sorta di “strategia per la crescita”, come l’ha definita la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.
Ma per tradurre l’impegno politico in azioni concrete occorrerà stimolare gli investimenti, supportare i singoli Stati e agire su tutti i settori dell’economia, in particolare su trasporti, energia, edilizia e settori specifici come acciaio, cemento e sostanze chimiche. Saranno coinvolti anche i cittadini con il “patto per il clima” che - stando alla tabella di marcia - dovrebbe essere lanciato nel mese di marzo 2020 “per dare ai cittadini voce in capitolo e un ruolo nella formulazione di nuove azioni, nella condivisione delle informazioni e nell'illustrazione di soluzioni di base che gli altri possano seguire”, si legge nel comunicato diffuso in questi giorni dalla Commissione.
Un patto per il clima che arresti i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità, riducendo l’inquinamento, con l’obiettivo ambizioso di fare dell’Europa il primo continente a impatto zero entro il 2050, sembra essere in linea con il sondaggio dell’Eurobarometro sulle opinioni dei cittadini in materia ambientale. Circa il 95% degli europei ritiene infatti che la protezione ambientale sia importante e il 77% afferma che una maggiore attenzione su questi temi possa favorire la crescita economica.
Non sarà trascurata la dimensione globale e l’Ue “continuerà a promuovere i suoi obiettivi e le sue norme ambientali nell'ambito delle convenzioni internazionali utilizzando le relazioni bilaterali “per persuadere altri soggetti ad intensificare i loro sforzi”.
Bisognerà aspettare il nuovo anno per avere una risposta del Parlamento alle proposte della Commissione in occasione della sessione plenaria dal 13-16 gennaio 2020. Intanto il presidente, David Sassoli, ha dichiarato che gli obiettivi del Green Deal potranno essere raggiunti “solo se vi sarà un’assoluta mobilitazione delle risorse necessarie per garantire un'equa transizione ecologica”.