Circular Economy: il Politecnico di Torino vara con Environment Park la sua prima piattaforma tematica
Varata la prima delle Piattaforme tematiche, un modello innovativo, proposto dal Politecnico di Torino, per creare un collegamento ancora più sinergico e funzionale tra la ricerca scientifica sviluppata nei dipartimenti e nei laboratori e le necessità di innovazione delle aziende, organizzandosi in ambiti tematici strategici
30 January, 2020
Portare il Politecnico direttamente nel tessuto produttivo della città e del territorio, in stretta collaborazione con laboratori e centri che già coagulano attorno a sé attività di ricerca e innovazione su tematiche chiave per l’economia e la società. È questo lo scopo delle Piattaforme tematiche, un modello innovativo, proposto dal Politecnico di Torino, per creare un collegamento ancora più sinergico e funzionale tra la ricerca scientifica sviluppata nei dipartimenti e nei laboratori e le necessità di innovazione delle aziende, organizzandosi in ambiti tematici strategici. Si tratta, quindi, di strumenti di coordinamento di Ateneo per comunicare, promuovere e valorizzare in modo armonico tutte le attività di ricerca sviluppate nei Dipartimenti, nei Centri Interdipartimentali, attraverso iniziative strategiche ad hoc (come il China Center o i progetti Polito4Russia e PoliTo4Africa), oppure sviluppate in collaborazione con i propri enti strumentali e partecipati (come Links e LIFTT), con lo scopo di aumentare finanziamenti esterni e potenzialità di ricerca applicata e trasferimento tecnologico. La scelta è stata quella di convogliare le attività di ricerca in aree tematiche di interesse strategico, aree per le quali l’Ateneo ha identificato anche luoghi fisici che rappresentino vetrine per la promozione dei relativi saperi e competenze. In queste aree cresceranno, naturalmente, anche nuove opportunità di ricerca e di innovazione.
“La nascita delle piattaforme si può in questo senso definire come un’evoluzione del modello della Cittadella politecnica, costruita per avvicinare le aziende all’Ateneo all’interno del nostro campus”, spiega il Rettore del Politecnico Guido Saracco; “Con le Piattaforme, questo modello si evolve: si tratterà sempre di luoghi fisici, ma non necessariamente interni al Politecnico, che anzi andranno a collocarsi in città, proprio dove già si registra un’aggregazione di risorse su determinate tematiche, promuovendo il rilancio e il presidio del territorio e garantendo la contiguità tra l’insediamento pubblico e consolidate realtà produttive private”.
“Nella logica dell’ecosistema Politecnico che mira a produrre impatto sulla società – prosegue Saracco - l’Ateneo va quindi a permeare il territorio, in partnership con realtà già attive nella promozione dell’innovazione sulle diverse aree individuate, primi tra tutti il Competence Center CIM4.0, i Centri di ricerca e i Poli di innovazione della Regione Piemonte. Questi soggetti metteranno a disposizione competenze complementari rispetto a quelle del Politecnico, in termini soprattutto di promozione e valorizzazione della ricerca, ma anche di servizi e supporto alla ricerca, arrivando in alcuni casi fino ad attività di ricerca applicata e trasferimento tecnologico su ambiti specifici”.
La divisione in aree tematiche strategiche è la principale differenza rispetto al modello della Cittadella politecnica; questa specializzazione, infatti, garantirà facilità di contatto tra l’offerta di ricerca dell’Ateneo e la domanda di innovazione dell’industria e del contesto sociale, che avrà un punto di accesso unificato, per area tematica, capace di promuoversi con più forza perché si può presentare al mercato con caratteristiche organiche e riconoscibili. Inoltre, sarà in grado di convogliare la specifica richiesta in modo capillare sulla competenza dei gruppi di ricerca, garantendo allo stesso tempo la possibilità di maggiore collaborazione ed il supporto di adeguati spazi, risorse e servizi, per operare al meglio.
Sono sei gli ambiti di interesse strategico per il Politecnico di Torino, che diventeranno oggetto di altrettante Piattaforme tematiche che l’Ateneo sta costruendo in stretta sinergia con realtà del territorio, attive proprio in questi settori: Manifattura 4.0, Energia & Acqua, Economia Circolare, Rivoluzione Digitale, Mobilità 3D, Rigenerazione Urbana-Territoriale e tutela del patrimonio
È stata presentata oggi la prima delle Piattaforme del Politecnico a diventare operativa, grazie a un accordo sottoscritto oggi tra l’Ateneo ed Environment Park. La piattaforma sarà dedicata ai temi della Circular Economy, come spiega la professoressa Patrizia Lombardi, Prorettrice e coordinatrice dell’iniziativa: “Il concetto di economia circolare fa riferimento alla capacità di mantenere il più a lungo possibile il valore di prodotti, materiali e risorse e di minimizzare la produzione di rifiuti. Ciò permette di ridurre il consumo di risorse e materie prime, passando da un processo lineare produzione-rifiuto ad uno circolare produzione- rifiuto-produzione e agendo così sull’intero ciclo di produzione/consumo. Da un lato il focus è su un migliore utilizzo delle risorse stesse e su un miglioramento dei processi di produzione, dall’altro sul riciclo. Per il Politecnico, si tratta di un tema di ricerca e di trasferimento tecnologico molto importante, e strettamente connesso con il tema dello sviluppo sostenibile. In Ateneo, dal 2016 a oggi, sono stati finanziati circa 30 progetti europei e nazionali su tematiche riconducibili all’economia circolare, per un ammontare complessivo di 12 milioni di euro. Siamo certi che la nascita della Piattaforma e la collaborazione con Environment Park, stimoleranno ulteriormente la ricerca scientifica in questo ambito all’interno del nostro ateneo e la creazione di concrete opportunità di collaborazione con il mondo delle aziende e degli enti, permettendo di creare maggiore impatto sul territorio”.
“La nascita di questa nuova piattaforma del Politecnico di Torino sulla Circular Economy, che ci vede coinvolti in qualità di partner strategico, fornitore di laboratori e servizi, oltre che promotore, certifica ulteriormente Environment Park come punto di riferimento nazionale per l’innovazione a servizio della sostenibilità nei diversi settori di mercato – Ha dichiarato Davide Canavesio, Amministratore Delegato di Environment Park – La nostra mission è quella di essere un Parco tecnologico sempre più aperto verso l’esterno, capace di intercettare e sviluppare innovazione e competenze, di ospitare, sostenere e far crescere il tessuto imprenditoriale “green”; di portare avanti sinergie di altissimo livello con istituzioni, aziende ed enti di ricerca, come quella odierna con il Politecnico, i cui benefici ricadranno sull’intera comunità in termini di formazione, ricerca, sviluppo di professionalità, trasferimento tecnologico e occupazione. È un compito che stiamo portando avanti con tanti sforzi e grande entusiasmo e che ha già dato i primi importanti risultati. In questo momento storico in cui le sfide ambientali sono sempre più cruciali e determinanti per il futuro, sentiamo forte il dovere di proseguire con ancora più dedizione su questa strada e di dare continuità a tutte le progettualità che abbiamo messo in campo”.
L’accordo tra l’Ateneo ed Environment Park prevede la definizione congiunta di percorsi volti a valorizzare la ricerca, il trasferimento tecnologico e le attività di formazione, sviluppate dall’Ateneo sulle tematiche della circular economy, a creare concrete opportunità di trasferimento dell’innovazione e collaborazione con aziende ed enti, operando di concerto per la progettazione e creazione di una Piattaforma Tecnologica che raccolga competenze ed esperienze sul tema. Lo sviluppo della Piattaforma, che opererà in pieno coordinamento con quella “Energia & Acqua”, rappresenta il primo passo di un ambizioso percorso finalizzato alla creazione di un Parco che metta a sistema anche le complementari competenze e esperienze dell’Università di Torino e dell’Istituto Italiano di Tecnologia, già operativo presso Envipark con alcuni laboratori della sede IIT di Torino.