Il CONAI pubblica le previsioni 2020: al Sud gli incrementi di raccolta più alti in Italia. I dati della Puglia
Le sfide della Puglia: prime attività iniziate a Bari. Si avvia la formazione per gli amministratori locali. Prossimi progetti a Taranto, Monopoli, Conversano, Mola e Polignano
03 February, 2020
I margini di crescita nella raccolta differenziata degli imballaggi più alti d’Italia: si gioca al Sud la sfida 2020 per il CONAI, il Consorzio Nazionale Imballaggi, che pubblica le prime previsioni per l’anno appena iniziato. Stando al pre-consuntivo 2019 e alle stime elaborate per il 2020, al Sud è previsto un incremento del + 9% nella raccolta differenziata del vetro, + 8% per la plastica, +6% per il legno, +9% per la carta, +3% alluminio e +1% acciaio.
Numeri che fanno guardare con fiducia al lavoro delle Regioni -Puglia in primis -, delle Autorità d’Ambito e delle Amministrazioni locali che, sempre di più, al Sud si muovono in tandem con il CONAI.
Lo rende noto l’ultimo Piano specifico di prevenzione e gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio, appena pubblicato da CONAI che, ancora una volta, conferma il trend positivo che l’economia circolare e l’industria del riciclo stanno vivendo in Italia da più di vent’anni.
Tant’è che anche il dato nazionale si caratterizza per previsioni di incremento nella raccolta di rifiuti di imballaggio recuperati.
Se l’immesso al consumo, nel corso dell’anno appena iniziato, dovrebbe arrivare a sfiorare i 13,6 milioni di tonnellate, i margini di crescita in termini di recupero e riciclo si prospettano incoraggianti. Il 2020 farà probabilmente registrare un nuovo record in Italia: CONAI prevede infatti quasi 11,3 milioni di tonnellate di imballaggi recuperati, pari all’83,2% dell’immesso al consumo, di cui 9,7 milioni di tonnellate avviati a riciclo, ossia il 71,6% dell’immesso al consumo.
Inizia a dare i suoi primi frutti il lavoro attivato dal Conai con la Regione Puglia.
Con l’approvazione del Consiglio di Amministrazione CONAI del 25 settembre 2019 dell’Accordo Quadro con la Regione Puglia e l’Ager (4.064.000 abitanti), nei prossimi mesi si renderanno operativi gli strumenti condivisi, avviando sin da subito la formazione degli amministratori locali, concentrandosi sulle opportunità che le condizioni tecniche ed economiche delle convenzioni del vigente Accordo Quadro ANCI-CONAI possono offrire.
Inoltre, CONAI metterà a disposizione della Regione, e quindi di Ager e di tutti i Comuni, un sistema di Information Tecnology che dara la possibilità di tracciare le raccolte differenziate di tutte le frazioni e le quantità che verranno avviate a riciclo/recupero dai Consorzi di filiera.
La collaborazione con il Comune di Bari (320.000 abitanti), ha previsto attività di start-up, informazione e sensibilizzazione degli utenti e dei cittadini e l’avvio delle attività di follow-up per le aree partite con il nuovo servizio di raccolta differenziata porta a porta.
Nel 2020 sono, inoltre, in partenza un progetto con il Comune di Taranto (197.000 abitanti) e uno con l’ARO (Ambito Raccolta Ottimale) di Bari 8 con i Comuni di Monopoli, Conversano, Mola di Bari e Polignano di Bari, per una popolazione 119.000 abitanti.
«Le previsioni per il 2020 in molte aree del Sud Italia sono decisamente incoraggianti» afferma Giorgio Quagliuolo, presidente CONAI, «pur in un periodo in cui continua a calare il valore delle materie prime seconde e in cui la carenza di impianti in alcune aree del Sud Italia rimane preoccupante. È la prova che, se all’efficacia di un sistema come quello rappresentato da CONAI si uniscono una chiara volontà politica e un impegno concreto da parte delle amministrazioni comunali, anche le aree del meridione possono ottenere risultati di raccolta differenziata e recupero degli imballaggi soddisfacenti quanto quelli di molti comuni del Nord. Guardo con fiducia e ottimismo alle attività che portiamo avanti con le molte realtà territoriali della Calabria che hanno saputo cogliere la sfida della sostenibilità e capito come i rifiuti possano essere una risorsa ambientale ed economica».