A Torino arriva dal 29 al 31 maggio la Ciemmona 2020: ‘L’atmosfera si è fatta pesante e non solo a causa dello smog’
Quest’anno sarà la “città dell’auto” ad ospitare il 17° ritrovo ciemmonico di chi vuole riappropriarsi con determinazione dello spazio urbano che diventa ogni giorno più frustrante
24 February, 2020
Sarà la città più inquinata d’Italia a ospitare la Ciemmona 2020. Con una moltitudine di ruote mosse da energia umana proveniente da tutta Italia e da tutta Europa la Critical Mass Interplanetaria invaderà dal 20 al 31 maggio le strade di Torino. “Vogliamo che questo momento rappresenti un risveglio per Torino – scrivono gli organizzatori - dove ultimamente l’atmosfera si è fatta pesante e non solo a causa dello smog”.
Di seguito il comunicato del lancio della Ciemmona
La migliore delle città impossibili
Quest’anno sarà la “città dell’auto” ad ospitare il 17° ritrovo ciemmonico di chi vuole riappropriarsi con determinazione dello spazio urbano che diventa ogni giorno più frustrante…
NOI VOGLIAMO ESSERE TUTTU ALIENU, NON ALIENATU!!
L’automobile è il vitello
d’oro col quale ingannare ignare vittime: più che oggetto al
servizio di chi lo utilizza, è diventato strumento al servizio del
consumo senza alcuna logica ed al servizio di chi dal consumo trae
profitto. Tanto che in questa città è un marchingegno che molto
spesso viene meno alla sua unica funzione: permettere lo spostamento
rapido di esseri umani e oggetti.
In compenso le automobili
hanno contribuito a far guadagnare alla città un importante record:
la più inquinata d’Europa.
In tutto questo le politiche di
qualsiasi amministrazione pubblica in questa città sono dei cerotti
su arterie recise e nonostante i vari blocchi “EURO X” il primato
viene mantenuto e anzi, grazie a questi, vengono vendute nuove
automobili.
Non comportiamoci da primati… liberiamoli!
Siamo
persone e non macchine: le città e le politiche che le riguardano
dovrebbero partire da questo assunto.
Ogni anno la città che ospita
la Ciemmona viene invasa da una moltitudine di ruote mosse da energia
umana proveniente da tutta Italia e da tutta Europa, vogliamo che
questo momento rappresenti un risveglio per Torino, dove ultimamente
l’atmosfera si è fatta pesante e non solo a causa dello smog…
La
prima improvvisata (allora come ora) massa critica torinese è nata
da un piccolo gruppo di pedalatori nel 2002, tra cui Giorgio
Faraggiana, l’indomito prof del Politecnico che distribuiva
targhette “NO OIL”. Molti “massacritici” della prima ora le
portano ancora attaccate alla bici. Lo avevamo conosciuto per le
strade lottando per una città diversa, con un’aria più pulita
dove le cime delle montagne sembrano vicine e non ci sono grattacieli
a rovinare il panorama. Purtroppo lui non c’è più ma sarebbe
stato elettrizzato all’idea che la Ciemmona quest’anno passa da
Torino e siamo certi che sarà con noi.
A Torino negli ultimi
anni è aumentato il numero e al contempo si è alzata la voce dei
riders, dei fattorini e dei corrieri che si spostano quotidianamente
in bici al servizio della “sharing economy”, un nome accattivante
che nasconde lavoro a cottimo iper flessibile per l’azienda a
fronte di un’assenza di ogni tutela per il lavoratore, che,
costantemente monitorato da un punteggio, è costretto a correre a
rischio della propria vita in una città ostile, a misura d’auto.
Il
movimento variegato che quasi ogni mese si fa massa su due o più
ruote è nato spontaneamente in questa e molte altre città del
mondo, da persone che inventano sul momento il proprio percorso, il
punto d’arrivo è chiaro e contro cosa lottare anche. Quello che si
crea è a volte difficile anche solo da immaginare: uno spazio di
libertà, per costruire con la propria energia (anche muscolare) la
migliore delle città impossibili.
Scriviamo insieme questa
storia nuova fatta di affinità, complicità e condivisione!
La
Massa Critica è un piccolo momento di autogestione, la CiemmONA un
momento più grande, questa prospettiva può essere fatta propria da
chiunque ed è così che stiamo già facendo, tessendo i rapporti
autentici che ci rendano solidali e complici.
Pedalando insieme
in libertà rispondiamo ai poteri che comunicano col cittadino solo a
suon di ordinanze, divieti, decreti sicurezza, restrizioni alla
libertà di movimento, pretendendo di incasellare ogni aspetto
dell’esistenza: il lavoro, gli spostamenti, il tempo libero, la
cultura. Perchè ridurre un’infinità di possibilità ad una serie
limitata e insipida di modelli sociali? Lavorare da automi per pagare
l’auto che si usa per andare a lavorare, respirando veleni
incolonnati nel traffico di una città dove la prima, e ad oggi
unica, linea di metropolitana è stata costruita dopo che la FIAT ci
ha liberati della sua presenza.
Chiamiamo tuttu a partecipare a questa festa: ciclofficine popolari, spazi autogestiti, gang di pedalatori, amanti dell’autocostruzione bizzarra di cicli e macchine a propulsione umana, primati e alieni!
Siete tuttu invitatu alla Critical Mass Interplanetaria a Torino!!!
ALIENU,
NON ALIENATU!
MassaCriticaTorino