Trasporto pubblico gratuito in Lussemburgo, ma quali sono i costi?
Il Granducato ha fatto il grande passo rendendo il trasporto pubblico gratis per tutti. Bansch: “Solo perché lo chiamo trasporto gratuito non significa che nessuno paghi”
03 March, 2020
Dal 1° marzo 2020 il trasporto pubblico in tutto il Lussemburgo è gratis. L’idea non è nuova ma il piccolo stato europeo, con una popolazione di soli 614.000 abitanti, si è posto l’obiettivo un freno al traffico. "Il governo vuole che il Lussemburgo diventi un laboratorio per la mobilità", ha affermato il ministro della mobilità François Bausch, che indica tra le cause dell’aumento del traffico la rapida crescita della popolazione nel granducato, con un aumento del 40% in 20 anni.
Circa 200.000 lavoratori - quasi la metà della forza lavoro lussemburghese - viaggiano da Belgio, Francia e Germania, attratti da alti salari e da una ricca economia. Il grande giorno è stato annunciato sabato con concerti in quattro stazioni ferroviarie e numerosi altri eventi.
Markus Hesse, professore di studi urbani all'Università del Lussemburgo, afferma che il "bling bling" ovvero la grande festa organizzata dal governo è la soluzione sbagliata a un problema complesso. In un interessante articolo Paul Kirby su BBc News ha provato a mettere a fuoco la questione.
Il trasporto pubblico gratuito sarà davvero gratuito?
Viaggiare con i mezzi di trasporto sarà gratuito per residenti e visitatori, ad eccezione dei passeggeri dei treni di prima classe. Il costo di tutta l’operazione è di 41 milioni di euro (ovvero la cifra dei mancati introiti dovuti alla non emissione di biglietti in un anno) sarà a carico del contribuente. "Certo, solo perché lo chiamo trasporto gratuito non significa che nessuno paghi", ha dichiarato Bausch, che fa parte del partito verde lussemburghese, déi Gréng. In Lussemburgo il costo totale della gestione del servizio è superiore a 500 milioni di euro, pertanto il governo ritiene che le mancate entrate siano relativamente ridotte. Insomma il personale dei trasporti non perderà il lavoro ma passerà semplicemente meno tempo a controllare i biglietti.
Le ragioni del governo
Per il governo del Lussemburgo l’iniziativa viene vista come una misura sociale e ambientale, nel senso che andrà a sgravare i redditi più bassi del costo del trasporto puntando a disincentivare l’uso dell’automobile privata. Infatti il Granducato è il primo in Europa per numero di automobili ogni 1000 abitanti con 750 auto, dopo di lui c’è Cipro con 739 e l’Italia con 721. Per questo il governo ha stimato un incremento di passeggeri del 20% nei prossimi cinque anni con la diretta conseguenza di massicci interventi in infrastrutture.
Le principali critiche
Prima di tutto gli autobus sono obsoleti e il sistema ferroviario è famoso in tutta Europa per i suoi ritardi, ma in realtà il vero problema è il prezzo dei carburanti che rende conveniente l’uso dei motore endotermico per il trasporto e, visto che il prezzo è più basso di quello dei paesi confinanti, ogni giorno migliaia di automobili danno vita al curioso fenomeno dei "turisti del carburante”.
Infatti secondo il Prof Hesse il vero problema sono gli "alti salari e bassi prezzi della benzina, che spinge la gente a comprare le auto". Inoltre molti di coloro che viaggiano dai paesi limitrofi vivono in aree prive di trasporti pubblici “dignitosi”, quindi si ritiene che i pendolari continueranno ad usare l’automobile. Inoltre si teme che i lussemburghesi che attualmente pedalano scenderanno dalle loro bici per godersi il viaggio gratuito.
Altre esperienze di trasporto gratuito in Europa
La capitale dell'Estonia, Tallinn, ha introdotto il trasporto pubblico gratuito nel 2013, ma solo per i residenti. Non ha escluso l'estensione del regime ai non residenti ma questo costerebbe ìcirca 20 milioni di euro in più.
La città di Dunkerque, nel nord della Francia (popolazione: 200.000), ha anche introdotto viaggi gratuiti nel 2018 incrementando a dismisura e in poco tempo il numero dei passeggeri. Un tale successo che attirò l'attenzione del sindaco di Parigi Anne Hidalgo inserendo nella sua campagna elettorale l’introduzione di viaggi gratuiti per i minori di 18 anni. Ma l’alto costo dell’operazione per le casse della capitale francese ha fatto accantonare per ora l’idea.