Con la firma del ministro Costa l’Italia aderisce all’European Plastic Pact
Il Patto riunisce governi e aziende europee di tutta la filiera, dalla produzione al riciclo, per realizzare un'economia veramente circolare agendo in quattro settori chiave: la progettazione, l'uso responsabile, la capacità di riciclaggio e l'uso dei materiali riciclati
06 March, 2020
Giovedì 5 marzo il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, ha firmato a Bruxelles l’European Plastics Pact, un patto tra i governi e imprese della filiera della plastica (dalla produzione dei prodotti fino al riciclo) per un utilizzo più consapevole di questo materiale. L'iniziativa è stata avviata nel 2019 da Paesi Bassi e Francia e ad oggi sono oltre ottanta le organizzazioni europee, tra governi, società, organizzazioni non governative e associazioni di imprese, che hanno contribuito a dare forma al testo finale del Patto. Una coalizione pubblico-privata che vuole realizzare "un'economia europea delle materie plastiche veramente circolare", agendo in quattro settori chiave: la progettazione circolare di prodotti e imballaggi, l’uso responsabile della materia, il riciclo e l'uso del materiale riciclato.
Nello specifico i partecipanti al Patto europeo si impegnano entro il 2025 a:
Riutilizzabilità e riciclabilità:
Progettare tutti gli imballaggi in plastica e i prodotti in plastica monouso immessi sul mercato per essere riutilizzabili ove possibile e comunque riciclabili entro il 2025;
Uso responsabile delle materie plastiche:
Passare a un uso più responsabile degli imballaggi in plastica e dei prodotti in plastica monouso, con l'obiettivo di ridurre i prodotti e gli imballaggi in plastica vergine di almeno il 20% (in peso) entro il 2025, con metà di questa riduzione proveniente da una riduzione assoluta della plastica;
Raccolta, selezione e riciclaggio:
Aumentare la capacità di raccolta, selezione e riciclaggio di almeno 25 punti percentuali entro il 2025 e raggiungere un livello corrispondente alla domanda del mercato per la plastica riciclata;
Uso di materie plastiche riciclate:
Aumentare l'uso di materie plastiche riciclate in nuovi prodotti e imballaggi entro il 2025, con le materie plastiche che utilizzano aziende che raggiungono una media di almeno il 30% di materie plastiche riciclate (in peso) nella loro gamma di prodotti e imballaggi.
La partecipazione al patto è volontaria, ma la firma non è senza impegno. I progressi verranno monitorati e segnalati ogni anno da tutti i firmatari. Una segreteria terrà traccia dei risultati. Oggi i primi gruppi di lavoro inizieranno a istituire monitoraggio e rendicontazione, discutendo modelli di riduzione e riutilizzo, progettazione per circolarità, spedizioni di rifiuti, applicazioni per il contatto con gli alimenti e direzione della catena di approvvigionamento. "Abbiamo aderito con convinzione al Patto europeo sulla plastica – ha affermato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa -. La proposta di aderire ha subito suscitato il nostro interesse. Siamo convinti che una tematica così complessa come quella legata alla plastica, e il contrasto all’inquinamento prodotto, necessiti di strumenti condivisi tra i Paesi europei e tra i molteplici attori coinvolti nella gestione. Il Patto è uno strumento interessante per affrontare meglio il ciclo della plastica, dalla progettazione dei prodotti alla produzione al corretto riciclo".