Coronavirus, ecco il ‘Protocollo di Approccio alla Persona’ realizzato dal Comune di Torino per i volontari della rete territoriale a sostegno della popolazione
Un ‘Protocollo’ redatto per garantire la sicurezza dei volontari, quella delle persone assistite e la trasparenza delle operazioni sul territorio
27 March, 2020
Il Comune di Torino nella delibera che istituisce la rete territoriale solidale a sostegno della popolazione per affrontare l’emergenza epidemiologica da Covid-19, si è anche occupato di redigere un Protocollo di Approccio alla Persona così da garantire, la sicurezza degli operatori volontari, quella delle persone assistite e la trasparenza delle richieste.
Di seguito pubblichiamo il protocollo realizzato dall’Amministrazione (in allegato trovate la versione integrale).
ASSISTENZA VOLONTARIA A SUPPORTO DELLA CITTADINANZA “IO RESTO A CASA”
L’emergenza epidemiologica in atto e le conseguenti misure di contenimento del contagio adottate dai recenti decreti ministeriali ha indotto la Città, anche su istanza pervenuta da organismo sanitario ASL Città di Torino, a pianificare ed avviare, tramite gli Uffici Comunali di Protezione Civile e per il Sociale, le possibili azioni di assistenza alla popolazione in difficoltà (articolo 2, comma 1, lettera b DPCM DEL 04/03/2020). Il presente protocollo vuole, quindi, definire le modalità d’azione per le attività da svolgere a favore delle persone di cui sopra che non abbiano la possibilità di ricevere un’adeguata assistenza famigliare o da parte della rete
PROTOCOLLO DI APPROCCIO ALLA PERSONA
La richiesta dell’intervento assistenziale deve pervenire presso il Centro Operativo Comunale, denominato C.O.C. (mediante il numero verde 800444004), direttamente dalla persona in difficoltà o dalla rete di sostegno sociale. La persona verrà contattata da personale della Protezione Civile della Città di Torino (personale effettivo/ausiliario e volontari del Gruppo Comunale con compito di logistica) per capire le relative necessità e per spiegare le regole di fruizione del servizio. Nello specifico:
1. la persona dovrà chiamare per prenotare il servizio;
2. il personale della Protezione Civile riferirà alla persona la disponibilità ad effettuare il servizio indicando il giorno e l’ora (indicativa);
3. verrà riferito alla persona che dovrà preparare “la lista della spesa” necessaria e/o le ricette mediche per prescrizioni di farmaci indispensabili (si dovrà fare presente che si potranno ritirare dalle farmacie solo farmaci con prescrizione medica o piano terapeutico oppure solo farmaci da banco);
4. la persona dovrà preparare il contante per poter effettuare il pagamento della spesa e/o dei farmaci;
5. la persona dovrà obbligatoriamente comunicare in modo chiaro i propri dati anagrafici, l’indirizzo, il nominativo sul campanello o l’eventuale numero da comporre per suonare il campanello ed il numero di recapito telefonico e/o cellulare;
6. il personale della Protezione Civile
- confermerà alla persona, compatibilmente con il proprio programma assistenziale, la prenotazione e l’eventuale orario di effettuazione del servizio,
- fornirà la parola di sicurezza da utilizzare per la sicurezza del contatto,
- comunicherà se richiesto dall’utente in caso di primo approccio e dopo contatto con il C.O.C. il numero telefonico del volontario di Protezione Civile che la persona potrà contattare per avere la certezza che il volontario alla porta sia effettivamente la stessa incaricata del servizio.
Il personale che effettuerà l’intervento dovrà, obbligatoriamente, utilizzare la divisa fornita ed esporre, in modo visibile e chiaro, il tesserino di riconoscimento. Il volontario dovrà recarsi presso il domicilio/residenza della persona indicata per poter ritirare la “lista della spesa” e/o le ricette mediche ed il denaro necessario al pagamento della merce. Si porterà poi ad effettuare gli acquisti nel supermercato e/o nei negozi nei pressi del domicilio.
IL PERSONALE DELLA P.C. NON DOVRA’ MAI AVERE CONTATTI DIRETTI CON LA PERSONA E DOVRA’ SEMPRE MANTENERE UNA DISTANZA DI PIU’ DI UN METRO
- Il volontario suonerà il citofono dell’abitazione qualificandosi chiaramente, fornendo parola di sicurezza, ricordando alla persona di non aprire la porta fino all’arrivo sul pianerottolo e fino a quando non sentirà il suono del campanello della porta di ingresso;
- Il volontario arrivato sul pianerottolo suonerà il campanello della porta di ingresso e indietreggerà a distanza di sicurezza non inferiore a 1.5/2 mt (se non è possibile tale distanza sul pianerottolo si dovranno salire o scendere gradini delle scale in numero utile a determinare la distanza di sicurezza);
- A questo punto la persona aprirà la porta e lascerà la lista della spesa/ricette mediche ed i soldi davanti alla porta;
- Indi la persona richiuderà la porta il volontario preleverà la lista della spesa/ricette mediche ed i soldi, provvedendo agli acquisti relativi;
- Completati gli acquisti il volontario ritornerà all’abitazione, suonerà il citofono dell’abitazione qualificandosi chiaramente, fornendo parola di sicurezza, ricordando alla persona di non aprire la porta fino a quando non sentirà il suono del campanello della porta di ingresso;
- Il volontario arrivato sul pianerottolo depositerà il/i sacchetto/i della spesa/medicinali davanti alla porta di ingresso della persona e poi suonerà il campanello, allontanandosi quindi dalla porta ad una distanza di circa 1,5/2 mt. (se non è possibile tale distanza sul pianerottolo si dovranno salire o scendere gradini delle scale in numero utile a determinare la distanza di sicurezza);
- All’apertura della porta, si dirà alla persona di controllare il resto e di comunicare immediatamente ogni problema, solo dopo aver avuto la conferma che non vi sono problemi il volontario potrà allontanarsi, naturalmente qualsiasi colloquio con la persona dovrà avvenire sempre ad almeno 1,5/2 mt. di distanza (se non è possibile tale distanza sul pianerottolo si dovranno salire o scendere gradini delle scale in numero utile a determinare la distanza di sicurezza)
- Il volontario lasciata l’abitazione toglierà i D.P.I., mettendoli all’interno di un sacchetto in plastica, e si dovrà obbligatoriamente detergere le mani con il gel lavamani disinfettante dato a corredo.
- Se è stato rispettato fedelmente il protocollo i D.P.I. utilizzati dovranno essere smaltiti al rientro nel cassonetto dell’indifferenziata.
- il minimo dubbio del non rispetto del presente protocollo determinerà il necessario smaltimento presso l’ospedale Amedeo di Savoia
Non si dovranno mai effettuare due spese in contemporanea e se dovesse capitare per casi particolari ed autorizzati dal coordinamento si dovranno sempre effettuare conti separati ed utilizzare i rispettivi e relativi soldi per ogni spesa.
Attività che possono essere svolte dal personale volontario In base alle Misure operative indicate dal Dipartimento Protezione civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri n. COR 630/0015283 del 20 marzo 2020 il supporto di assistenza alla popolazione potrà riguardare la consegna di generi alimentari a domicilio, la consegna di medicinali, di DPI forniti dal soggetto sanitario competente e la consegna di altri beni di prima necessità in supporto alle attività espletate dai servizi sociali. Rispetto ai soggetti in quarantena presso la propria abitazione, ma non positivi a COVID – 19 verrà effettuata la medesima attività adottando le medesime misure preventive.
Rispetto ai casi confermati di COVID – 19 in isolamento domiciliare questa attività potrà essere espletata esclusivamente dal volontariato sanitario con l’utilizzo precauzionale di mascherina FFPP 2 e, qualora non disponibile una mascherina chirurgica, protezione facciale, guanti e un camice impermeabile a maniche lunghe, seguendo le norme igienico sanitarie di cui al DPCM dell’8 marzo 2020 sotto richiamate e in circolari del Ministero della Salute.
I volontari ed i componenti del servizio che effettuano tali attività, al momento dell’ingresso presso il COC, verranno dotati dei rispettivi dispositivi e, a titolo precauzionale, sarà effettuata la misurazione della temperatura con termo scanner e, qualora superiore a 37,5 °C i singoli verranno invitati a ripetere il rilievo della misurazione della temperatura ed in caso di conferma di febbre dovranno essere invitati a chiamare il proprio medico, evitando di recarsi al pronto soccorso.
SERVIZIO DI PRELIEVO E CONFERIMENTO DI RIFIUTI DA ABITAZIONI
Tra le attività che vengono richieste al COC annoveriamo anche quella relativa al conferimento dei rifiuti prodotti all’interno delle abitazioni presso i luoghi di raccolta dei rifiuti. In base alle indicazioni fornite dall’Istituto Superiore della Sanità (Risposta n. 7198 del 4 marzo 2020), per le abitazioni in cui sono presenti soggetti positivi al tampone, in isolamento o in quarantena obbligatoria è opportuno non interrompere la raccolta differenziata. A scopo cautelativo fazzoletti o rotoli di carta, mascherine e guanti eventualmente utilizzati, dovranno essere smaltiti nei rifiuti indifferenziati. Dovranno essere utilizzati almeno due sacchetti uno dentro l’altro o in numero maggiore in dipendenza della resistenza meccanica dei sacchetti. Occorre invitare a chiudere adeguatamente i sacchetti, utilizzando guanti monouso, senza schiacciarli con le mani utilizzando legacci o il nastro adesivo e di smaltirli secondo le procedure in vigore. Rispetto al servizio di assistenza prestato utilizzando i volontari occorre che essi non prelevino presso le abitazioni in cui siano presenti soggetti positivi al tampone, in isolamento o in quarantena obbligatoria, almeno sino all’emanazione di precise direttive che ne stabiliscano le relative modalità. Nelle abitazioni nelle quali siano presenti soggetti non positivi al tampone, e non in isolamento o in quarantena obbligatoria, i volontari possono prelevare i rifiuti utilizzando specifiche precauzioni e osservando specifiche norme comportamentali:
1) utilizzare guanti monouso, che successivamente all’uso dovranno essere smaltiti come rifiuti indifferenziati;
2) non prelevare sacchetti aperti o danneggiati;
3) gettare il sacchetto secondo le modalità vigenti in quel determinato quartiere.