Nuova prassi di riferimento UNI 79:2020 su verifica della compostabilità in full-scale
La UNI/PdR 79:2020 definisce le modalità di conduzione di questo test in full-scale, fornendo un metodo di prova per verificare la disintegrazione, in impianti industriali di compostaggio, dei manufatti costituiti da varie tipologie di materiali
01 April, 2020
Lo scorso 24 marzo è stata pubblicata la Prassi di Riferimento UNI/PdR 79:2020 "Metodo di prova per la verifica della disintegrazione dei manufatti in impianti di compostaggio industriali". Il documento, frutto della collaborazione tra UNI e CIC (Consorzio Italiano Compostatori), è stato realizzato per supportare l’efficace recupero dei rifiuti organici, la cui criticità è rappresentata dalla presenza, sul mercato italiano, di manufatti che non sono compatibili con i processi industriali di riciclo.
Secondo le norme UNI EN 13432:2002 e UNI EN 14995:2007, infatti, un manufatto definito biodegradabile e compostabile deve superare una serie di requisiti e di prove, tra cui un test di disintegrazione in fase di compostaggio, che può essere condotto sia in laboratorio che su vasta scala, in un impianto di compostaggio.
La UNI/PdR 79:2020 definisce le modalità di conduzione di questo test in full-scale, fornendo un metodo di prova per verificare la disintegrazione, in impianti industriali di compostaggio, dei manufatti costituiti da varie tipologie di materiali (ligno-cellulosici, in plastica compostabile, ecc.), prevalentemente utilizzati per il contenimento di cibo e bevande e avviati in raccolta differenziata in presenza di scarti organici, secondo quanto previsto dalla già citata norma UNI EN 13432:2002.