Coronavirus e calo del trasporto pubblico, presidente Asstra: si rischia la crisi delle aziende prima dell'estate
Gibelli ad Affaritaliani.it: "Abbiamo bisogno di interventi forti da parte del Governo. Il servizio che viene chiesto dalle regioni di competenza è sceso di oltre il 60% mentre gli utenti sono a meno 85%"
07 April, 2020
Le centinaia di migliaia di passeggeri in meno su treni, bus, metropolitane a causa dell'emergenza Coronavirus, potrebbero determinare una crisi delle aziende trasporto pubblico italiano già prima dell'estate. L'allarme arriva da Andrea Gibelli, presidente di FNM e di Asstra, l'associazione che riunisce tutte le società del tpl del nostro paese, che ha rilasciato un'intervista ad Affaritlaiani.it: "Abbiamo bisogno di interventi forti da parte del Governo - ha detto Gibelli - Il servizio che viene chiesto dalle regioni di competenza è sceso di oltre il 60%. E poi c'è la frequentazione: gli utenti sono a meno 85% e in alcune regioni il trasporto si è praticamente azzerato".
In Lombardia "è intorno all'85% in meno" dice il presidente Asstra, che spiega "comprendendo Trenord, Atm e le altre aziende il calo del fatturato è di 80 milioni al mese. Trenord è a meno 30 milioni. A livello nazionale parliamo di una perdita di 200 milioni al mese. Se non ci sono interventi prima dell'estate le più fragili inizieranno a fermarsi".
Giselli chiede all'esecutivo che venga garantito ai gestori del trasporto pubblico locale "che, nonostante la riduzione dell'offerta e delle percorrenze, non vengano applicate penali replique hublot e vengano rispettati i contratti. Poi un fondo da 600 milioni per compensare la riduzione dei ricavi da tariffa. E la sospensione delle procedure per l'affidamento del servizio tpl, ovvero le gare".
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