Nuovi ipermercati in Puglia, comitati scrivono ad Emiliano: 'Servono urgenti politiche di mobility management'
"L’impatto di nuovi centri commerciali, ipermercati e maxi discount sarà devastante non solo sulle piccole attività economiche di quartiere, ma anche per il consumo di suolo e l’aumento di traffico e inquinamento. Sono necessarie urgenti politiche di mobility management"
15 April, 2020
di Donato Cippone
In merito alla recente approvazione da parte della Giunta regionale pugliese del nuovo Regolamento sullo sviluppo delle grandi strutture di vendita, alcune associazioni e comitati hanno scritto una lettera aperta al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Se da un lato si sono complimentati per l’ordinanza regionale di chiusura di tutti gli esercizi commerciali nei giorni di Pasqua e Pasquetta, dall’altro hanno voluto lanciare un allarme: l’impatto di nuovi centri commerciali, ipermercati e maxi discount sarà devastante non solo sulle piccole attività economiche di quartiere, sia ambulanti che in sede fissa, già messe a dura prova dalla chiusura forzata dell'emergenza sanitaria, ma anche per il consumo di suolo e l’aumento di traffico e inquinamento. Sono necessarie urgenti politiche di mobility management connesse alle attuali e future aree commerciali e produttive.
È vero – si legge nella lettera aperta - che il regolamento approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore allo Sviluppo Economico, è uno strumento molto importante previsto dal "Codice del Commercio" della Puglia (legge regionale n. 24/2015) per disciplinare l'impatto sul territorio, dal punto di vista economico e sociale, della grande distribuzione organizzata. Ma è pur vero che questo nuovo Regolamento darà il colpo di grazia ai mercati rionali, ai piccoli negozi sotto casa, alle botteghe artigianali che ancora sopravvivono a fatica. Attività già messe a dura prova dalla chiusura forzata dell'emergenza sanitaria che costerà la vita a tanti dettaglianti, in molti destinati a non riaprire più i loro esercizi di vendita.
Questo regolamento, ricordano i firmatari della lettera aperta (Comitato "per la Tutela del Territorio Area Metropolitana di Bari", Comitato "Stop Centri Commerciali", Associazione L. U. C. A. - Libera Unione Commercianti Apulia, Assemblea Territoriale "Terra e Giustizia Sociale", M24A Equità Territoriale), sembra essere la mazzata finale dopo la fine tormentata dei lavori di un’altra grande struttura commerciale insediatasi recentemente a Bari, a Santa Caterina (ex Maiora Group - Gruppo Fusillo), con gravi ripercussioni su tutto il settore del commercio tradizionale di Bari e dintorni, ma anche su traffico, viabilità e consumo di suolo.
Il Regolamento, disciplinando la costruzione di grandi strutture di vendita, di fatto nuovi grandi poli attrattori, dovrà necessariamente farsi carico di ridurre e limitare l’impatto determinato dalla costruzione di nuove strade e nuovi mega parcheggi, assicurando la multimobilità per persone e merci. Il Regolamento dovrà essere integrato con l’introduzione di norme a sostegno dell’interazione tra mobility management e trasformazioni del territorio connesse all'ampliamento o alla realizzazione di nuovi ipermercati, per prevenire e ridurre le implicazioni negative determinate da nuova viabilità, aumento del traffico, congestione stradale, consumo di suolo, sottrazione e trasformazione di terreni agricoli, inquinamento ambientale. Bisognerà evitare, come già successo a Santa Caterina, il ripetersi dell’inosservanza delle norme in materia di mobilità sostenibile e logistica sostenibile: le emergenze climatiche, ambientali e sanitarie in atto, impongano urgentemente una decisiva e responsabile inversione di rotta.