A Londra arrivano le Streetspace: meno spazio per le auto in favore di biciclette e pedoni
Sadiq Khan: “Non abbiamo altra scelta se non quella di riadattare rapidamente le strade di Londra per le persone assicurando che la ripresa della nostra città sia ecologica”
18 May, 2020
Con l’allentamento del lockdown in Europa le città e le metropoli del Vecchio continente stanno facendo i conti con la gestione del trasporto pubblico. Uno strumento cardine della mobilità sostenibile ma che deve essere ripensato per convivere col virus e garantire la sicurezza dei cittadini.
Londra è una delle città a cui tutti guardano per capire come sarà l’evoluzione della mobilità nelle metropoli. Lo sa bene Sadiq Khan, sindaco della capitale britannica, che insieme a Tranport for London (Tfl) sta ridisegnando la mobilità del futuro. Solo per citare alcuni dati di quante persone si muovo con i mezzi pubblici a Londra, basti pensare che nella sola stazione di Waterloo in un anno (dati 2018) sono transitati (scesi o saliti da un bus, dalla metro o da un taxi per prendere altri mezzi) ben 95 milioni di persone, 75 in quella di Victoria, 67 a Liverpool S treet e 49 a London bridge. Un fiume ininterrotto di viaggiatori.
Come nella maggior parte delle città, l'amministrazione si trova tra l’incudine e il martello, schiacciata tra la necessità di garantire le distanze di sicurezza all’interno dei mezzi pubblici ed evitare che i cittadini utilizzino la propria automobile, vanificando di fatto i grandi passi in avanti degli ultimi anni sul fronte della qualità dell’aria e del traffico.
Streetspace, più spazio per pedoni e biciclette
I piani del sindaco Khan mirano a creare più spazio così da permettere un miglior distanziamento sociale per chi cammina e va in bicicletta e garantendo maggior sicurezza a chi non ha altra scelta che utilizzare il trasporto pubblico.
Alcune strade saranno convertite diventando fruibili solo a piedi o in bicicletta, mentre altre saranno limitate al solo transito degli autobus. Queste alcune delle soluzioni audaci, chiamate Streetspace. Mentre il lockdown si allenta le strade tra London Bridge e Shoreditch, Euston e Waterloo e Old Street e Holborn saranno accessibili solo agli autobus, pedoni e ciclisti così da promuovere spostamenti sicuri e sostenibili. Waterloo Bridge e London Bridge non saranno accessibili alle auto private e i marciapiedi saranno allargati per consentire alle persone di viaggiare in sicurezza tra le stazioni ferroviarie e i loro di lavoro. Sull’altro fronte TfL sta cercando di rinnovare la flotta dei taxi e cabs con mezzi con capacità di emissione zero, così da permetterne il transito.
Solo nella scorsa settimana TfL ha aggiunto circa 5.000 metri quadrati di spazio extra sulle strade di Londra, offrendo alle persone più spazio per camminare in sicurezza e per fare la fila per i negozi locali, così da garantire le distanze. Inoltre sono iniziati i lavori sulla prima pista ciclabile temporanea lungo Park Lane, dove appena terminata il limite di velocità sarà ridotto a 20 miglia all'ora. Nelle prossime settimane saranno consegnati al Tfl i piani della città per gli Streetspace sulle sezioni chiave delle strade.
Insomma nel giro di qualche settimana all'ombra del Big Ben cominceranno i lavori per trasformare il centro cittadino nella più vasta area urbana al mondo in cui saranno bandite le auto private.
In linea con i piani della City di Londra di liberare le strade più trafficate TfL sta anche collaborando con la City of London Corporation per rendere ciclabili e pedonali le rotte tra Old Street e Bank, e tra Cannon Street e Holborn to Bank, aree che vedono ogni giorno il transito di più di mezzo milione di persone.
Tener lontano le auto dal centro di Londra non è semplice, con l’entrata a regime dell’ULEZ era stata registrata una riduzione del 44% del biossido di azoto tra febbraio 2017 e gennaio di quest'anno. In seguito al lockdown il transito dei veicoli si è ridotto del 60% e il biossido di azoto nocivo è diminuito di circa il 50% su alcune delle strade più trafficate di Londra. Ma nell’ultima settimana il traffico e l'inquinamento stanno tornando a crescere. Per evitare che le strade di Londra tornino a essere intasate con livelli altissime d’inquinamento da lunedì 18 maggio la Congestion Charge e la Ultra Low Emission Zone (ULEZ) sono tornate attive e per supportare la trasformazione delle strade londinesi dal prossimo mese (per la precisione dal 22 giugno) è previsto l’aumento fino a 15£ del ticket per transitare all’interno della ULEZ estendendone anche l’orario di funzionamento dalle 7 alle 22 della Congestion Charge. Per Khan ciò incoraggerebbe i londinesi a non effettuare inutili viaggi in auto riducendo di un terzo i viaggi all'interno del centro, andando a diminuire in modo significativo l'inquinamento atmosferico rispetto ai livelli pre-Covid.
“Non abbiamo altra scelta se non quella di riadattare rapidamente le strade di Londra per le persone"
"Covid-19 rappresenta la più grande sfida alla rete di trasporto pubblico di Londra nella storia di TfL. Ci vorrà uno sforzo monumentale da parte di tutti i londinesi per mantenere le distanze sociali sui trasporti pubblici. Ciò significa - dice il sindaco Khan - che dobbiamo mantenere il numero di persone che utilizzano i trasporti pubblici il più basso possibile. E non possiamo permetterci di vedere i viaggi precedentemente effettuati sui trasporti pubblici sostituiti con l'uso dell'auto perché le nostre strade sarebbero immediatamente bloccate in modo insolito e l'inquinamento atmosferico salirebbe. Chiedo ai londinesi di non utilizzare i mezzi pubblici a meno che non sia assolutamente inevitabile, deve essere l'ultima risorsa. Se riesci a lavorare da casa, dovresti continuare a farlo. Dovremmo tutti trascorrere più tempo libero anche nei nostri quartieri.
Avremo bisogno di molti più londinesi che camminano e pedalano per far funzionare tutto questo progetto. Ecco perché questi piani trasformeranno parti del centro di Londra per creare una delle più grandi aree senza auto in qualsiasi capitale del mondo. Se vogliamo rendere sicuri i trasporti a Londra e mantenerla competitiva a livello globale, non abbiamo altra scelta se non quella di riadattare rapidamente le strade di Londra per le persone. Assicurando che la ripresa della nostra città sia ecologica, affronteremo anche il problema della nostra aria inquinata essenziale per assicurarci di non sostituire una crisi di salute pubblica con un'altra. Esorto tutti i quartieri a lavorare con noi per renderlo possibile”.