Torino, via libera del Consiglio comunale ad una mozione che riafferma la centralità della 'mobilità dolce'
Quattordici punti che spaziano dall’estensione dei percorsi ciclabili – anche provvisori – alla promozione dello Smart work per il personale degli enti pubblici, da nuove aree pedonalizzare, non necessariamente in via definitiva – all’individuazione di forme di sostegno economico
09 June, 2020
Via libera del Consiglio comunale di Torino ad una mozione presentata da Daniela Albano ed altri consiglieri e consigliere M5S, la quale riafferma la centralità della “mobilità dolce” (le biciclette, i monopattini, l'andare a piedi) e la necessità, accentuata dalla pandemia in corso, di ridisegnare il concetto stesso del muoversi in città, all'insegna della riduzione del traffico e degli stessi spostamenti in ambito urbano. La mozione si ispira anche parte alle proposte formulate dalla Consulta della mobilità ciclistica della Città di Torino. (SCHEDA TESTO)
Il tutto è riassunto in 14 punti che spaziano dall’estensione dei percorsi ciclabili – anche provvisori – alla promozione dello Smart work per il personale degli enti pubblici, dal varo di nuove aree pedonalizzare, non necessariamente in via definitiva – all’individuazione di forme di sostegno economico per la mobilità dolce.
Ancora, viene sostenuta l'opportunità dell'adozione del limite di velocità a 30 km orari su tutto il territorio urbano - eccezion fatta per corsi e direttrici principali, 50 e 70 km/h rispettivamente - e viene sollecitata l’attuazione del progetto Torino Centro Aperto.
La mozione ha ricevuto 23 voti a favore (1 contrario e 1 astenuto), al termine di un dibattito al quale hanno preso parte i consiglieri e consigliere Foglietta, Albano, Scanderebech, Curatella, Carretto, Buccolo, Mensio, Pollicino, Lavolta, Montalbano e Petrarulo.
Sono stati approvati alcuni emendamenti al documento, presentati dal consigliere Lavolta (favorire lo spostamento dei dipendenti comunali in sedi vicine a casa) e dalle consigliere Scanderebech (dare priorità alla messa in sicurezza delle piste ciclabili esistenti) e Buccolo (aumentare i cicloposteggi).
L'elenco delle misure previste:
1) articolare una rete, anche provvisoria, di piste ciclabili che consenta ai cittadini di spostarsi da e verso il luogo di lavoro in sicurezza e senza affollare i mezzi pubblici, consentendo così l'utilizzo dei mezzi pubblici in una modalità più sicura (per minore affollamento) a coloro che dovranno necessariamente utilizzarli. A questo scopo sarebbe opportuno individuare all'interno del tessuto stradale cittadino quelle strade che si possano prestare alla realizzazione di strade ciclabili a scorrimento veloce che permettano spostamenti rapidi da una parte all'altra della Città;
2) definire tutta la viabilità della città a 30 km/h, eccetto i corsi principali (50 km/h) e le direttrici principali che verranno individuate (70 km//h);
3) nelle aree soggette a maggiore passaggio pedonale e con marciapiedi stretti di individuare forme provvisorie atte a destinare maggiore spazio ai pedoni che consentano agli stessi di 2020 01006/0023 mantenere il più possibile distanze di sicurezza per il periodo che sarà necessario secondo le previsioni normative nazionali e/o regionali;
4) implementare e sostenere in tempi celeri la realizzazione di strade scolastiche al fine di evitare gli assembramenti davanti alle scuole e consentire a settembre la riapertura delle stesse in sicurezza;
5) realizzare pedonalizzazioni, anche temporanee, di strade o insieme di più vie;
6) dedicare alcuni controviali della Città esclusivamente al traffico ciclabile e pedonale, consentendo il traffico ai veicoli solo per le svolte o l'accesso a passi carrai e parcheggi e limitando la velocità a 20 km/h;
7) promuovere con le società di sharing il potenziamento e l'estensione del servizio e le modalità che rendano più sicuro possibile lo sharing dei mezzi definendo modalità di igienizzazione dei mezzi stessi;
8) proseguire nel piano di realizzazione di infrastrutture pedonali e ciclabili "soft", a basso costo e rapida attuazione, come le bike lane; ampliandolo e considerandolo come obiettivo prioritario;
9) indirizzare eventuali incentivi economici o finanziamenti esclusivamente per sostenere la mobilità alternativa all'uso dell'auto privata;
10) mantenere l'attuale ZTL, la sosta regolamentata e le corsie preferenziali per evitare un incremento indiscriminato del traffico motorizzato privato, portando a conclusione in tempi rapidi il progetto Torino Centro Aperto;
11) promuovere lo smart working per il personale degli enti pubblici che ne fa richiesta per il contenimento dei picchi di traffico;
12) coinvolgere le maggiori aziende e società nell'attivare forme di smart working per ridurre la congestione stradale;
13) riconoscere, promuovere e finanziare la mobilità attiva come modo di trasporto sicuro e resiliente anche realizzando campagne informative locali per l'incentivazione di mobilità attiva e stili di vita sani;
14) individuare forme di finanziamento e di sostegno economico per sostenere le
progettualità e le infrastrutture a sostegno della mobilità dolce.