DL Rilancio: 'Nuovi sussidi per l’acquisto di auto inquinanti, la Camera rallenta transizione verso emissioni zero'
T&E, insieme ai rispettivi membri italiani, Kyoto Club, Legambiente e Cittadini per l’aria, critica il provvedimento, che è in controtendenza rispetto al green new deal nazionale nel contratto di governo e al green deal europeo
10 July, 2020
La misura approvata, fortemente voluta dai concessionari di automobili, al fine di svuotare i piazzali dagli invenduti, incentiva l’acquisto di veicoli Euro6 che emettono fino a 110grCO2/km, malgrado l’obiettivo UE dei 95grCO2/km entrato in vigore quest’anno, che le case automobilistiche europee sono tenute a rispettare al fine di evitare multe salate per il mancato raggiungimento del target. Nel 2019 il gruppo FCA è dovuto ricorrere ad un pool con Tesla costato €1,8miliardi al fine di evitare multe più corpose per non aver prodotto e venduto auto a zero e basse emissioni.
Veronica Aneris continua: “Alla vigilia del lancio sul mercato della Fiat500e, il primo modello full-electric di FCA, il governo avrebbe dovuto destinare i fondi solo alle nuove tecnologie. Per una solida e lungimirante strategia industriale il prestito garantito dallo stato avrebbe dovuto essere concesso a FCA a fronte di condizionalità verdi e il meccanismo di rottamazione destinato solo alle auto a emissioni zero. Invece, con questo provvedimento, il governo denota una preoccupante mancanza di visione nel supportare il settore automotive italiano nella rivoluzione della mobilità elettrica. “Il testo inoltre conferma l’apertura del fondo nazionale per il rinnovo della flotta autobus anche con obsolete tecnologie diesel, rallentando l’elettrificazione del trasporto pubblico.