Economia circolare, l’attuazione delle direttive Ue in Italia è sempre più vicina
In Commissione Ambiente al Senato è stato votato il Parere sullo schema di decreto legislativo su imballaggi e rifiuti di imballaggio, in recepimento delle direttive europee sull’economia circolare.
23 July, 2020
di Tiziana Giacalone
Giovedì 23 luglio la Commissione Ambiente al Senato ha votato il parere sullo schema di decreto legislativo di attuazione della direttiva Ue 2018/851 sui rifiuti e della direttiva Ue 2018/852 sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio. Queste due direttive insieme alle direttive 2018/849, sui veicoli fuori uso, e 2018/850, sulle discariche di rifiuti, fanno parte del cosiddetto pacchetto sull’economia circolare in vigore dal 4 luglio 2018, ma non hanno efficacia diretta nei singoli Stati e devono dunque essere recepite e attuate da norme nazionali.
"Abbiamo ora votato in Commissione Ambiente al Senato il Parere allo Schema di Decreto legislativo su Ag 169 su Imballaggi e rifiuti di imballaggio, in recepimento delle Direttive europee sull’economia circolare, provvedimento di cui sono Relatore”, scrive sulla sua pagina facebook il senatore del Pd Andrea Ferrazzi che aggiunge “Sono particolarmente contento di poter dire che tre mesi di intenso lavoro hanno portato ad uno straordinario passo avanti per il nostro paese, senza nessun voto contrario dell’opposizione. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a questo provvedimento coraggioso nella logica della transizione Green e dell’economia circolare”.
Ferrazzi, che ha anche presentato il Ddl per eliminare il limite del 50% all’utilizzo di plastica riciclata nelle bottiglie per l’acqua (testo che si sarebbe arenato al Ministero del Tesoro), chiude il suo post facendo una sintesi delle novità passate in Commissione Ambiente: definizione chiara e univoca del Contributo ambientale; concorrenza nei sistemi collettivi di raccolta e gestione rifiuti con armonizzazione delle discipline, accordo unico di comparto tra i consorzi e l’Anci, trasparenza dei dati relativi alla raccolta differenziata e dei flussi finanziari; registro elettronico nazionale sui rifiuti; riforma del sistema di tracciabilità dei rifiuti; responsabilità estesa del produttore; elementi qualitativi e non solo quantitativi nella racconta e riciclaggio; riduzione del principio di prossimità per lo smaltimento e il trattamento tanto dei rifiuti indifferenziati quanti degli differenziati; riclassificazione dei rifiuti speciali; rivisitazione dei rifiuti compostabili con conferimento negli organici; chiarimento sul conferimento delle utenze non domestiche da attività commerciali, artigianali e industriali; adeguamento delle infrastrutture e impianti, semplificando le procedure per i nuovi impianti di riciclaggio con agevolazioni per la realizzazione di nuovi al fine di diminuire il trasferimento dei rifiuti all’interno e all’esterno del territorio nazionale. Un grande passo avanti."