Roma, rifiuti: tmb di Rocca Cencia operativo nonostante il sequestro ma Raggi scrive a governo, prefetto e Regione
L'impianto per l'indifferenziato è tornato in funzione dopo il sequestro del 30 luglio "nell’interesse della cittadinanza e a tutela del decoro e dell’immagine della Capitale”. Virginia Raggi chiede comunque di ampliare il conferimento di rifiuti negli impianti collocati sul territorio regionale
04 August, 2020
I vertici e i tecnici di Ama e il commissario Luigi Palumbo hanno deciso di mantenere il pieno funzionamento dell’impianto di trattamento meccanico biologico per “assicurare la raccolta dei rifiuti indifferenziati sul territorio a monte, nell’interesse della cittadinanza e a tutela del decoro e dell’immagine della Capitale”.
L’Ama fa sapere di aver dato al commissario Palumbo la massima disponibilità e la volontà di collaborare in ogni modo per metterlo nelle migliori condizioni possibili per poter adempiere al suo mandato. È stato inoltre concordato di approntare ulteriori sopralluoghi tecnici al termine dei quali il Palumbo stabilirà un calendario per le attività di manutenzione che terrà conto delle necessità temporali per individuare eventuali nuovi sbocchi per i materiali.
Intanto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, secondo quanto si apprende, ha inviato comunque una lettera al ministro dell’Ambiente, alla prefetta di Roma, al presidente della Regione Lazio e per conoscenza al ministro dell’Interno e ad Ama, “affinche’ ciascuno si adoperi, nel perimetro di propria competenza, per ampliare le quantità di conferimento di rifiuti ricevibili presso gli impianti collocati sul territorio regionale”.
Un sollecito inviato dalla sindaca “con ottica di programmazione e per gestire in anticipo la situazione, evitando l’insorgere improvviso di criticita’ nel servizio di raccolta rifiuti”. La sindaca ha inoltre ricordato nella nota come il Campidoglio “avesse richiesto piu’ volte, ben prima del sequestro, di essere autorizzato a chiudere l’impianto di Rocca Cencia per effettuare interventi di manutenzione straordinaria. Una richiesta rimasta, pero’, sempre inevasa”.