Veicoli ed emissioni, al via il nuovo sistema di omologazione europeo post-Dieselgate
La Commissione Europea comunica che da martedì 1° settembre si applica il regolamento UE relativo all'omologazione e alla vigilanza del mercato dei veicoli a motore. Le nuove norme di omologazione sono state proposte nel 2016, in seguito allo scandalo Dieselgate
01 September, 2020
Novità concrete da Bruxelles per quanto concerne veicoli ed emissioni. La Commissione Europea comunica che da martedì 1° settembre si applica il regolamento UE relativo all'omologazione e alla vigilanza del mercato dei veicoli a motore, ovvero il processo finalizzato a certificare che un veicolo soddisfi tutti i requisiti per l'immissione sul mercato e a verificare che i costruttori operino nel costante rispetto delle norme dell'UE, compresi i limiti delle emissioni stabiliti in regolamenti specifici. Le nuove norme di omologazione sono state proposte dalla Commissione nel 2016, in seguito allo scandalo Dieselgate, e adottate dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel 2018.
Secondo la Commissione Ue "il nuovo regolamento riforma profondamente il precedente sistema rendendolo molto più rigoroso, migliora la qualità e l'indipendenza dei processi di omologazione e prova dei veicoli, aumenta i controlli sulle automobili già presenti sul mercato dell'UE e rafforza il sistema nel suo complesso tramite una maggiore sorveglianza a livello europeo".
La riforma rientra nel più ampio lavoro della Commissione per un settore automobilistico pulito, sostenibile e competitivo, come delineato nella comunicazione della Commissione "L'Europa in movimento". Le iniziative della Commissione riguardano la qualità dell'aria e le norme in materia di CO2, il miglioramento delle prove delle emissioni delle automobili, il sostegno alla produzione di carburanti alternativi e batterie e la difesa della competitività dell'industria europea.
Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, ha dichiarato: "I cittadini europei vogliono giustamente guidare automobili il più possibile pulite e sicure. Per questo motivo d'ora in poi la Commissione potrà effettuare controlli sulle automobili, avviare azioni di richiamo in tutta l'UE e irrogare sanzioni fino a 30 mila euro per automobile in caso di inosservanza delle norme. Questa riforma integra il nostro lavoro per una mobilità più pulita e più sicura e nel difficile contesto della crisi ciò richiede ancor più investimenti orientati al futuro nei campi delle infrastrutture e dell'innovazione. I nostri sforzi per ripristinare la fiducia dei consumatori, rafforzare il mercato unico e sostenere la redditività a lungo termine e la competitività globale dell'industria automobilistica europea vanno tutti di pari passo".
Ecco gli elementi distintivi delle nuove norme UE:- Indipendenza e qualità delle prove prima dell'immissione di un'automobile sul mercato: per ottenere e mantenere la designazione concessa dagli Stati membri, i servizi tecnici incaricati di effettuare le prove e le ispezioni dei nuovi modelli di automobili saranno soggetti a audit indipendenti sulla base di criteri rigorosi. Le autorità nazionali di omologazione sono ora soggette a valutazioni inter pares per garantire un'attuazione e un'applicazione rigorose delle norme pertinenti in tutta l'UE.
- Controlli sulle automobili già presenti sul mercato: il nuovo quadro migliora anche i controlli sui veicoli già in circolazione sul mercato e in vendita presso le concessionarie. D'ora in poi gli Stati membri sono tenuti a sottoporre regolarmente a prova un numero minimo di automobili e possono adottare sul loro territorio misure di salvaguardia nei confronti di veicoli non conformi senza dover attendere l'intervento dell'autorità che ha rilasciato l'omologazione.
- Sorveglianza europea: ora la Commissione può inoltre effettuare verifiche della conformità dei veicoli in laboratorio o su strada. Nei casi in cui un costruttore violi la normativa in materia di omologazione (per esempio tramite impianti di manipolazione o false dichiarazioni), la Commissione può avviare azioni di richiamo in tutta l'UE e irrogare nei confronti del costruttore coinvolto sanzioni fino a 30 000 € per automobile. Fino a oggi tali misure potevano essere imposte solo dalle autorità nazionali che avevano omologato l'automobile.
La Commissione ha dotato il Centro comune di ricerca (JRC) di risorse supplementari per lo svolgimento di questo nuovo ruolo nella vigilanza del mercato, fornendo finanziamenti per il personale aggiuntivo necessario, i costi operativi e la costruzione di due nuovi laboratori all'avanguardia a disposizione del JRC per i controlli.
Per ulteriori informazioni:
Direzione generale Mercato interno, industria, imprenditoria e PMI
Domande e risposte sulle nuove norme di omologazione UE per veicoli più sicuri e più puliti