Consorzio Ricrea tra i sostenitori del Festival Cinemambiente 2020
Domenico Rinaldini, presidente Consorzio RICREA: "Cinemambiente rientra tra le attività che stiamo realizzando come RICREA sul territorio per sensibilizzare i cittadini all’importanza della raccolta differenziata e il valore del riciclo degli imballaggi in acciaio"
25 September, 2020
Presentata presso il Museo Nazionale del Cinema di Torino la 23ma edizione di CinemAmbiente che si presenta all’appuntamento del 2020 con un’edizione speciale, caratterizzata da una struttura più snella e flessibile, adeguata alle contingenze del momento e in grado, al contempo, di sfruttare le innovative modalità di fruizione cinematografica che si sono largamente diffuse nei mesi scorsi. Spostato a causa dell’emergenza sanitaria dal tradizionale periodo tardo-primaverile a quello autunnale, il Festival, organizzato dal Museo Nazionale del Cinema e diretto da Gaetano Capizzi, si svolgerà a Torino dal 1° al 4 ottobre, riducendo la programmazione di due giorni rispetto agli scorsi anni, ma espandendo la sua platea potenziale. L’edizione 2020 si svolgerà, infatti, contemporaneamente alla presenza del pubblico (nelle sale del Cinema Massimo) e online, sulla piattaforma streaming di MYmovies, che ospiterà una selezione dei film in cartellone. L’aggiunta di una sala virtuale a quelle tradizionali è frutto di una partnership operativa del Festival con il Ministero dell’Ambiente già sperimentata nella scorsa primavera con l’iniziativa online “Cinemambiente a casa tua”, che ha riscosso un grande successo e segnalato il web come uno strumento di eccezionale efficacia nella diffusione della cinematografia e della cultura green.
Tra i sostenitori del Festival per il secondo anno consecutivo c’è anche RICREA. La partnership nata tra i due enti vuole offre spunti di riflessione importanti su argomenti di grande attualità, sempre più trattati in ambito cinematografico da autori e registi, quali il riciclo dei materiali, il risparmio energetico e la riduzione dei rifiuti.
“CinemAmbiente – sottolinea Domenico Rinaldini, presidente Consorzio RICREA– rientra tra le attività che stiamo realizzando come RICREA sul territorio per sensibilizzare i cittadini all’importanza della raccolta differenziata e il valore del riciclo degli imballaggi in acciaio. I nostri imballaggi una volta raccolti, arrivano in acciaieria per essere fusi e tornare a nuova vita sotto forma di nuovi riprodotti in acciaio come binari ferroviari, telai per biciclette o chiavi inglesi.”
L’edizione 2020 presenta 65 film tra lungo, medio e cortometraggi, selezionati come sempre tra la miglior produzione internazionale di settore e provenienti da 26 Paesi, accompagnati da incontri con autori, protagonisti, esperti, presenti in sala o in collegamento online. I titoli proposti non saranno quest’anno suddivisi in sezioni competitive, nell’intento di privilegiare una dimensione cooperativa del Festival in grado di favorire, specificamente attraverso il cinema, la ripresa di un dibattito collettivo sull’ambiente.
Nel partecipare alla ripresa del dibattito ambientale, il Festival riprende nel claim della sua 23a edizione il nome di un proprio premio storico – “Movies Save the Planet” – esprimendo così l’intenzione di proporsi al pubblico, quest’anno in particolare, come uno strumento d’aggiornamento su temi fondamentali e un veicolo di conoscenze e informazioni che sono il motore primo di un cambiamento consapevole e di una ripartenza in una nuova direzione.
L’edizione 2020 offre una panoramica delle urgenze e dei fenomeni su cui si è focalizzata la recente cinematografia green attraverso una selezione di 18 lungometraggi e 15 mediometraggi (compresi i film in proiezione speciale), quasi tutti in anteprima nazionale. La nuova edizione si inaugurerà, come ormai lunga tradizione, con il “Punto di Luca Mercalli” (giovedì 1° ottobre, ore 20.30, Sala Cabiria). L’annuale report sullo stato del Pianeta, stilato e interpretato dal meteorologo appositamente per il pubblico del Festival, si soffermerà in specifico sul rapporto tra clima e ambiente, con qualche accenno anche agli effetti positivi del lockdown sulla diminuzione dell’inquinamento.