Emilia-Romagna: primo posto nazionale nella raccolta pro-capite di carta e cartone
La regione Emilia-Romagna contribuisce all’11% della raccolta differenziata di carta e cartone in Italia e ha la raccolta media pro-capite più alta in assoluto con 85,2 kg/anno. La provincia leader per quantitativi raccolti è Bologna con 87.932 tonnellate, ma in rapporto alla popolazione residente primeggia Reggio Emilia con 107,2 kg pro-capite
29 September, 2020
Con in media 85,2 kg a testa, gli oltre 4,5 milioni di abitanti dell’Emilia-Romagna si confermano al primo posto nazionale per contributo alla raccolta differenziata di carta e cartone. A certificare la pratica virtuosa di Emiliani e Romagnoli, superiore sia alla media nazionale pro-capite (57,5 kg) sia alla media nelle regioni dell’Italia Settentrionale (64,2 kg), è il 25° Rapporto annuale sulla raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone in Italia curato da Comieco.
“Nel 2019 in Emilia-Romagna sono state raccolte 386.427 tonnellate di carta e cartone (-2% rispetto al 2018): l’11% della raccolta differenziata effettuata sull’intero territorio nazionale.” – commenta Carlo Montalbetti, Direttore Generale Comieco – “Di queste, oltre 235.000 tonnellate sono state gestite dal circuito Comieco in forza delle convenzioni stipulate con i Comuni che, di ritorno, hanno ricevuto dal Consorzio 14,7 milioni di euro in corrispettivi economici.”
Analizzando il dato di raccolta generale, che beneficia di una politica regionale da alcuni anni improntata all’assimilazione che la porta ad essere la regione con la maggiore produzione di rifiuti urbani per abitante in Italia, e disaggregandolo per provincia abbiamo: Bologna con 87.932 tonnellate di carta e cartone raccolte, pari a una media pro-capite di 84,5 kg; Ferrara con 24.294 tonnellate e 65 kg pro-capite; Forlì-Cesena con 33.128 tonnellate e 83,7 kg pro-capite; Modena con 56.019 tonnellate e una media pro-capite di 79,8 kg; Parma con 37.916 tonnellate e 83 kg pro-capite; Piacenza con 26.849 tonnellate e 93,2 kg pro-capite; Ravenna 27.722 tonnellate e 70,7 kg pro-capite; Reggio Emilia 57.676 tonnellate con una media pro-capite di 107,2 kg e Rimini con 34.889 tonnellate raccolte e 100,8 kg pro-capite. Se dal punto di vista quantitativo la Regione offre buoni risultati, c’è ancora molto da fare solo il profilo qualitativo in fase di raccolta.
È
lecito affermare che il primato complessivo nella raccolta pro-capite
di carta e cartone in Emilia-Romagna vada interpretato come una pratica
virtuosa che risponde concretamente e razionalizza una coscienza
ambientale largamente diffusa nella Regione.
Secondo una recente
ricerca demoscopica condotta da Astra Ricerche per Comieco, infatti, il
47% degli intervistati in Emilia-Romagna si dichiara “molto preoccupato”
per i temi ambientali e un ulteriore 44% “abbastanza preoccupato”,
sostanzialmente in linea con il dato nazionale.
A fronte di queste
preoccupazioni, il 76% degli abitanti dell’Emilia-Romagna ritiene di
essere attento e impegnato per migliorare l’ambiente adottando
comportamenti sostenibili tra i quali spicca, al primo posto con l’85%,
la raccolta differenziata; attività in cui i cittadini si danno un voto
ben più che sufficiente, attestandosi – in una scala da 1 a 10 – su una
media di 7,58.
Qualche dubbio comunque persiste, ma anche in questo
caso gli Emiliano-Romagnoli dimostrano di non perdersi d’animo e di
avere le risorse per affrontare e risolvere i piccoli dilemmi quotidiani
in tema di raccolta differenziata controllando la guida cartacea
fornita dal Comune (40%), cercando sui motori di ricerca (37%) o sui
siti dei consorzi per il riciclo come Comieco (17%), il 13% chiede a
famigliari ed amici, il 16% usa addirittura una app specifica. Quando
non sa cosa fare, per fortuna, solo il 7% degli intervistati dichiara di
non informarsi e di mettere tutto nell’indifferenziata.
Le
performance ottenute in Emilia-Romagna rappresentano un tassello
importante nel +3% di crescita fatto registrare nel 2019 dalla raccolta
differenziata di carta e cartone nel nostro Paese, che ha superato
complessivamente la soglia dei 3,5 milioni di tonnellate.
Lo stato
di salute eccellente del settore trova conferma anche nel tasso di
riciclo degli imballaggi a base cellulosica attestatosi all’81%, in
linea con l’obiettivo europeo fissato al 2030 (85% tasso di riciclo).
Nel 2019, inoltre, è emerso un importante miglioramento sotto il profilo
qualitativo dei materiali avviati al riciclo, con l’incidenza delle
impurità nella raccolta differenziata di carta e cartone svolta dalle
“famiglie” torna sotto la soglia del 3%, mentre viene confermata
l’eccellente qualità delle raccolte sui circuiti “commerciali”.