Il 23° Festival CinemAmbiente anche online grazie alla collaborazione con il Ministero dell’Ambiente
Grazie alla collaborazione con il Ministero dell’Ambiente una selezione di film, ad accesso gratuito, verrà diffusa, in contemporanea alla proiezione in sala, sulla piattaforma streaming di MYmovies
30 September, 2020
Giunto al suo 23° anno di vita, il Festival CinemAmbiente, organizzato dal Museo Nazionale del Cinema, si presenta all’appuntamento del 2020 con un’edizione speciale in forma ibrida. La massima manifestazione nazionale dedicata al cinema ambientale, infatti, si svolgerà quest’anno dall’1 al 4 ottobre sia alla presenza del pubblico (nelle sale del Cinema Massimo di Torino), sia online. Grazie alla collaborazione con il Ministero dell’Ambiente una selezione di film, ad accesso gratuito, verrà diffusa, in contemporanea alla proiezione in sala, sulla piattaforma streaming di MYmovies. Con l’iniziativa si rinnova la partnership tra il Ministero dell’Ambiente e il Festival già sperimentata nei mesi scorsi con la rassegna di film online “Cinemambiente a casa tua”, che ha riscosso un grande successo di pubblico e segnalato il web come uno strumento di eccezionale efficacia nella diffusione della cinematografia e della cultura green.
«Il cinema può fare molto per l’ambiente – spiega il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa –: attraverso le immagini delle opere cinematografiche, tanto di finzione che dei documentari, può raccontare un mondo diverso, può denunciare e può spiegare ai più giovani come agli adulti come costruire un futuro più green. In particolare lo fa in questo Festival, che da molti anni rappresenta un esempio di impegno ecologista e artistico. E proprio per questo come Ministero dell’Ambiente insieme a Cinemambiente abbiamo voluto offrire in streaming al grande pubblico alcune di queste opere, esattamente come abbiamo già fatto con successo durante il lockdown».
«Il ruolo educativo del cinema trova una delle sue più importanti espressioni nell’ambito della sensibilizzazione ambientale – sottolineano Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, rispettivamente Presidente e Direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino – Proprio per questo motivo è diventato oramai fondamentale portare online parte dei contenuti, proponendo una fruizione gratuita e allargata. Non una sostituzione della sala ma un ampliamento dell’offerta attraverso i nuovi canali di comunicazione del web».
«Siamo molto felici della nuova iniziativa online realizzata con il Ministero dell’Ambiente – dice Gaetano Capizzi, Direttore del Festival CinemAmbiente – che ci permette di espandere la nostra platea in una sala virtuale e quindi di dare massimo risalto all’obiettivo di quest’edizione: contribuire a riportare l’attenzione sulle emergenze globali dell’ambiente, che sono state relegate in secondo piano dalla pandemia ma che restano drammaticamente attuali».
Online verranno proposti 9 titoli, tra lunghi e mediometraggi, quasi tutti in anteprima nazionale, rappresentativi di alcuni dei temi affrontati in quest’edizione: primi tra tutti, i cambiamenti climatici, emergenza prioritaria a cui il Festival dedica sia la sua apertura, con il film Rebuilding Paradise del premio Oscar Ron Howard, sia la sua chiusura, con The Great Green Wall, del regista statunitense Jared P. Scott.
La sala virtuale del Festival ha una capienza di 1.000 posti per ciascun film. Per accedere è necessaria la prenotazione sulla piattaforma di Mymovies, raggiungibile dal sito www.cinemambiente.it, dove saranno disponibili anche le registrazioni degli incontri con registi e protagonisti dei film avvenuti dopo la proiezione in sala. I film saranno visibili online per 24 ore dal momento del rilascio.
IL PROGRAMMA ONLINE DEL 23° FESTIVAL CINEMAMBIENTE
GIOVEDÌ 1° OTTOBRE
Génération Greta di Johan Boulanger, Simon Kessler (Francia 2020, 54’)
Dal Kenya all’Ecuador, dalla Francia alle Filippine, le storie di nove giovani donne, dai 12 ai 23 anni, unite da un impegno comune: la sensibilizzazione sull’emergenza climatica e, di conseguenza, l’attivismo per far fronte all’apatia del mondo politico, per fermare la devastazione del Pianeta e per promuovere un cambiamento radicale, affinché l’ambiente e la giustizia sociale diventino la priorità assoluta. Un ritratto corale per spiegare le ragioni profonde e le speranze del nuovo attivismo giovanile.
Disponibile dalle ore 17:30
Rebuilding Paradise di Ron Howard (USA 2020, 95’)
All’alba dell'8 novembre 2018, nel Nord della California, la scintilla di una linea di trasmissione, favorita dalle eccezionali condizioni di aridità legate ai cambiamenti climatici, si trasforma rapidamente in uno dei più letali incendi della storia degli Stati Uniti e in un solo giorno riduce in cenere la città di Paradise, ai piedi della Sierra Nevada. Nell’affrontare i danni, le perdite e il dolore, i residenti si raccolgono in un legame più forte, malgrado il bisogno di speranza sia sfidato da continue avversità. Un documentario firmato dal regista premio Oscar che ci conduce nel vivo di una comunità resiliente, pronta a ricominciare ridefinendo le priorità sulla salvaguardia dell’ambiente e della coesione sociale.
Incontro online con Michelle John e Steve “Woody” Culleton, protagonisti del documentario
Disponibile dalle ore 21:00
VENERDÌ 2 OTTOBRE
Revelation of Jonah di Alexander e Nicole Gratovsky (Spagna 2020, 57’)
L’uomo e la potenza della Natura. Quante volte siamo riusciti a sentire che qualcosa di molto più grande di noi ci circonda e ci pervade? Un percepire che può tradursi in un’intuizione, in una premonizione o forse in una presa di coscienza fugace verso l’interrogarsi più profondo sul chi siamo davvero. Prendendo ispirazione dal Libro di Giona, che sfuggito al suo destino trascorre tre giorni, tre notti e tre vite nel ventre di un grande pesce, un film che si fa parabola filosofica e invito a riconnetterci al mondo intorno a noi cercando nuove strade per incontrarlo.
Incontro online con i registi
Disponibile dalle ore 20:00
Amussu di Nadir Bouhmouch (Marocco/Qatar 2019, 99’)
Imider, Marocco sud-orientale. A poca distanza dal villaggio è situata la più grande miniera d’argento del continente africano, la cui attività ha causato il progressivo esaurimento delle falde acquifere circostanti. Minacciata dalla conseguente desertificazione della regione, la Comunità Amazigh nell’estate 2011 ha intrapreso un’azione di protesta, appropriandosi di una condotta che deviava l'acqua alla miniera. La storia di una resistenza pacifica diventata il “Mouvement sur la Route 96”, che oggi è insediato in un piccolo villaggio alimentato ad energia solare e che continua la sua battaglia vitale per il diritto di accesso all’acqua.
Incontro online con Moha Tawja, del Mouvement sur la Route 96
Disponibile dalle ore 20:30
SABATO 3 OTTOBRE
Once You Know di Emmanuel Cappellin (Francia 2020, 104’)
Oggi, come una nave che entra nella tempesta, la civiltà industriale si trova di fronte i sintomi di una crisi energetica e climatica che sembra irreversibile. L’autore decide così di confrontarsi con i massimi scienziati ed esperti sul campo. In una sorta di viaggio intimista e tormentato, mette in discussione le proprie certezze e condivide con loro gli interrogativi, le paure, le verità, il caos e la speranza, nella coraggiosa ricerca di una via d’uscita.
Disponibile dalle ore 16:30
The Troublemaker di Sasha Snow (Regno Unito 2020, 56’)
Attraverso due storie e due percorsi molto diversi tra loro, quello di Roger Hallam, co-fondatore del movimento Extinction Rebellion, e quello di Sylvia Dell, lavoratrice informatica in pensione, il film documenta la più grande mobilitazione per la crisi globale mai avvenuta nella storia britannica. Cittadini comuni, sensibili alla giustizia e alla pace, prendono coscienza di un problema prima considerato remoto e astratto, scegliendo l'azione diretta e la partecipazione collettiva. Il racconto delle idee e delle emozioni che stanno alla base della crescente protesta civile globale come reazione ai cambiamenti climatici, alle loro cause e ai loro effetti.
Incontro online con il regista, Roger Hallam, fondatore di Extinction Rebellion e Sylvia Dell, attivista, protagonisti del film
Disponibile dalle ore 20:00
Pariah Dog di Jesse Alk (USA 2019, 77’)
Decine di migliaia di cani randagi vivono e muoiono per le strade delle metropoli indiane. Sul fenomeno e sulla sua tollerabilità in un Paese moderno e in rapido sviluppo è in corso un acceso dibattito. Girato in tre anni, il film dipinge un'immagine caleidoscopica della città di Calcutta, tra le più densamente popolate al mondo, vista attraverso il prisma di quattro diversi personaggi e dei cani di cui si prendono cura. Un destino simile, fuori luogo e tempo, in un mondo che sentono indifferente e duro. La loro risposta è mostrare compassione e amore alle creature che soffrono.
Incontro online con il regista
Disponibile dalle ore 22:00
DOMENICA 4 OTTOBRE
40% - Le mani libere del destino di Riccardo Jacopino (Italia 2010, 90’)
Lucio ha passato la prima parte della sua vita a mettersi nei guai. Un'adolescenza vissuta nell'anonimato della periferia, la droga, i traffici, i problemi con la legge, sono stati l'abisso da cui si è ritratto appena in tempo. Quando esce dalla comunità di recupero, comincia a lavorare in una cooperativa sociale, specializzata nella raccolta carta, dove incontra una pittoresca tribù di personaggi con alle spalle storie altrettanto complicate. Quando il passato sembrerà riaffacciarsi con i pericoli e le tentazioni di sempre, saranno proprio i suoi compagni a salvarlo da un finale già scritto. Un film che racconta il mondo, l’impegno e il ruolo delle cooperative sociali e che il Festival festeggia in occasione del decennale.
Incontro con i lavoratori/attori di Arcobaleno Cooperativa Sociale
Disponibile dalle ore 16:30
The Great Green Wall di Jared P. Scott (Regno Unito 2019, 92’)
Nella vasta fascia dell’Africa sub-sahariana, dove gli effetti della crisi climatica aggravano ulteriormente una situazione di per sé già critica, si sta realizzando uno degli sforzi più ambiziosi dell’umanità: la creazione della Grande Muraglia Verde, una barriera di 8.000 chilometri di alberi attraverso l’intera larghezza del Continente per contrastare la siccità e la desertificazione. Attraverso lo sguardo della cantante e attivista maliana Inna Modja, un viaggio visivamente e musicalmente sbalorditivo, in uno scenario di gravi conflitti e carestie dove i benefici del progetto si fanno sempre più concreti, testimoniando la storia di un fiorente movimento panafricano che porta speranza a milioni di persone.
Incontro online con il regista Jared P. Scott, la musicista Inna Modja e Giulia Braga, produttrice esecutiva del film e program manager di Connect4Climate - World Bank
Disponibile dalle ore 21:00