Il 6 e 7 ottobre il Parlamento Europeo affronta la Legge sul clima
Riunito in plenaria dovrà discutere e poi votare il provvedimento proposto dalla Commissione Ue a marzo, che costituisce un elemento cardine del Green Deal voluto da Ursula Von der Leyen, ma che comunque non ha soddisfatto molti ambientalisti
02 October, 2020
In seguito alla decisione del Consiglio europeo del 2019 di approvare l'obiettivo sulla neutralità climatica per il 2050, la Commissione ha proposto a marzo 2020 la legge UE sul clima, che prevede l'obbligo giuridico per l'UE di diventare neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050. Il 17 settembre la Commissione ha modificato la proposta, per incorporare un nuovo obiettivo di riduzione delle emissioni per il 2030.
Martedì 6 e mercoledì 7 ottobre la palla passa al Parlamento Europeo che riunito in plenaria prima dovrà discutere e poi votare il provvedimento, che costituisce un elemento cardine del Green Deal voluto da Ursula Von der Leyen, ma che comunque non ha soddisfatto molti ambientalisti.
La proposta di legge della Commissione mira a trasformare le promesse politiche, secondo le quali l'UE diventerà neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050, in un obbligo vincolante seppure collettivo (cioè senza precisi vincoli nazionali), per dare ai cittadini e alle imprese europee la certezza giuridica e la prevedibilità di cui hanno bisogno per pianificare la trasformazione. Nel progetto di relazione legislativa, i deputati chiedono che le emissioni siano ridotte del 60% nel 2030 rispetto al 1990. Inoltre, l'UE e anche ogni singolo Stato membro dovranno diventare neutrali dal punto di vista climatico entro il 2050.
L'esito dei lavori di Bruxelles si preannuncia tutt'altro che scontato per via di tutte la manovre di avvicinamento al voto che i gruppi parlamentari stanno portando avanti, come ad esempio i Popolari che, come spiega Rinnovabili.it, hanno proposto un emendamento per contare tra i tagli alle emissioni anche le compensazioni internazionali di carbonio.