Le auto elettriche in Europa triplicheranno la percentuale di mercato nel 2020, l’analisi di T&E
Transport & Environment ha constatato che la maggior parte delle case automobilistiche stanno già rispettando l'obiettivo europeo sulle emissioni medie del nuovo venduto ma lo slancio dei veicoli elettrici rischia di spegnersi dopo il 2021
12 October, 2020
Transport & Environment, nel report pubblicato oggi, ha analizzato le vendite nella prima metà del 2020 offrendo un approfondimento delle strategie di conformità delle case automobilistiche. L’analisi effettuata dimostra l'efficacia degli standard di CO2, ma c’è un rischio: lo slancio dei veicoli elettrici rischia di spegnersi dopo il 2021 a causa degli obiettivi UE troppo poco ambiziosi previsti per il 2025 e il 2030.
Sono più lontani dagli standard: il Gruppo Volkswagen (5g), Hyundai-Kia (7g-3g), Daimler (9g) e Jaguar-Land Rover (13g), che per raggiungere il loro traguardo di conformità adotteranno delle strategie basate o sulla vendita di più veicoli ibridi plug-in o mettendo in comune le emissioni con altre case produttrici (pooling), o un mix di entrambe. Daimler, dal suo canto, colmerà gran parte del gap mancante vendendo più dei suoi ibridi plug-in, tra cui Classe E, Classe C, Classe A e GLC, le cui vendite sono cresciute rapidamente quest'anno.
È preoccupante che le vendite dei redditizi ma altamente inquinanti SUV siano aumentate fino al 39% della quota di mercato nella prima metà del 2020. Ciò è incoraggiato da una flessibilità prevista nel Regolamento UE in base alla quale la vendita di auto pesanti offre alle case automobilistiche obiettivi di CO2, di fatto, meno stringenti [1]. Inoltre, la metà di tutte le auto elettriche vendute oggi sono ibride plug-in "false elettriche" che raramente vengono effettivamente “attaccate alla spina”ed emettono realmente dalle 2 alle 4 volte più CO2 rispetto a quanto dimostrino i test di laboratorio. A riguardo, per T&E, l'UE dovrebbe fissare al più tardi il 2035 come data di fine vendita dei motori a combustione interna, compresa l'attuale tecnologia PHEV(Plug-In).
“Se il taglio delle emissioni climalteranti al 2030 del 55% rispetto ai livelli del 1990 verrà ufficialmente adottato dalla UE, alla fine del decennio le emissioni di CO2 per km del parco auto dovranno dimezzarsi rispetto agli attuali livelli, innescando quindi una forte spinta alla mobilità elettrica, sottolinea Gianni Silvestrini, Direttore scientifico di Kyoto Club. È indispensabile dunque - continua Silvestrini - fissare una data per la fine della vendita di veicoli a combustione interna al massimo entro il 2035, come ha recentemente deciso la California (e possibilmente al 2030): rivolgiamo questa richiesta verso il nostro Governo, affinché possa orientare i consumatori e le imprese verso il futuro fatto di scelte per una mobilità sostenibile.