Nel 2019 la Toscana cresce nella raccolta differenziata di carta e cartone del 4,4%
Nel 2019 la Toscana cresce nella raccolta differenziata di carta e cartone del 4,4: è il miglior incremento tra le regioni del Centro Italia. Secondo posto italiano per media procapite
13 October, 2020
Il 25° Rapporto annuale sulla raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone in Italia curato da Comieco, colloca la Toscana al primo posto tra le regioni del Centro Italia nella raccolta differenziata di carta e cartone. Nel 2019, infatti, ha fatto registrare un +4,4% d’incremento annuo nei quantitativi raccolti, per un totale di 310.324 tonnellate. Con oltre 3,8 milioni di abitanti, la regione ottiene il secondo posto nazionale relativamente al contributo medio pro-capite con una raccolta di 81,1 kg.
“Rispetto al 2018 in Toscana sono state raccolte e avviate a riciclo 13.141 tonnellate di carta e cartone in più: si tratta del miglior risultato conseguito nel Centro Italia, espressione del grande impegno dei cittadini toscani” – spiega Carlo Montalbetti, Direttore Generale Comieco. “Il Consorzio ha concorso al raggiungimento di questo risultato gestendo 190.169 tonnellate, pari al 61,3% dell’intera raccolta regionale, in forza delle convenzioni stipulate con i Comuni che, di ritorno, hanno ricevuto da Comieco oltre 11,9 milioni di euro in corrispettivi economici.”
Analizzando i dati di dettaglio, a livello provinciale i risultati sono variegati: in provincia di Arezzo sono state raccolte 25.317 tonnellate di carta e cartone, pari a 70,0 kg pro-capite; in quella di Firenze 102.000, per un pro-capite di 97,4 kg; in provincia di Grosseto sono state raccolte invece 12.416 tonnellate pari a 55,3 kg pro-capite; a Livorno 20.609 tonnellate per 60,8 kg pro-capite; in provincia di Lucca sono state raccolte 32.712 tonnellate di carta e cartone, pari a 82,9 kg pro-capite; in quella di Massa-Carrara 10.668 tonnellate e 53,5 kg pro-capite; in provincia di Pisa le tonnellate sono state 27.705 pari a 63,8 kg pro-capite; a Pistoia 18.215 tonnellate con 60,2 kg pro-capite, in provincia di Prato sono state raccolte 41.325 tonnellate e la media pro-capite è stata di ben 163,3 kg; in provincia di Siena invece 19.359 tonnellate raccolte, pari a 71,6 kg pro-capite.
L’incremento quantitativo registrato nella raccolta differenziata di carta e cartone rispecchia la crescente attenzione che l’intera popolazione italiana riserva verso l’ambiente e la sostenibilità, indagata in una recente ricerca demoscopica commissionata da Comieco ad Astra Ricerche. Secondo tale indagine, infatti, l’89% dei toscani si dichiara “molto/abbastanza preoccupato” per i problemi legati all’ambiente e al cambiamento climatico a livello globale, sostanzialmente in linea con la media nazionale (88,5%) e, parallelamente, il 72% di essi si impegna “molto/abbastanza” nell’adozione quotidiana di comportamenti sostenibili primo fra tutti la raccolta differenziata, pratica svolta “sempre/spesso” dall’83% dei toscani (percentuale superiore rispetto alla media nazionale del 79,7%). Per la raccolta di informazioni o per avere delucidazioni sul corretto svolgimento della raccolta differenziata, gli abitanti della Toscana utilizzano principalmente i materiali cartacei distribuiti dal Comuni (45%) e i motori di ricerca (34%), seguiti dai siti del Comune (22%) o dei consorzi che si occupano di raccolta differenziata (19%) e, in ultima analisi, chiedono consiglio ad amici/familiari/conoscenti (13%).
A
livello nazionale, la raccolta differenziata di carta e cartone ha
fatto registrare nel 2019 una crescita del 3% e complessivamente sono
state raccolte 3,5 milioni di tonnellate. L’eccellente stato di salute
del settore trova conferma anche nel tasso di riciclo degli imballaggi a
base cellulosica, attestatosi all’81% con un ritmo di crescita che
rende fattibile centrare l’obiettivo dell’85% fissato dall’Unione
Europea al 2030.
Nel 2019, inoltre, è emerso un importante
miglioramento sotto il profilo qualitativo dei materiali a base
cellulosica avviati al riciclo, con l’incidenza delle impurità nella
raccolta differenziata svolta dalle “famiglie” tornata sotto la soglia
del 3%, mentre viene confermata l’eccellente qualità delle raccolte sui
circuiti “commerciali”.