Carovana Salvacibo, dal CAAT di Torino recuperate e distribuite 180 tonnellate di frutta e verdura per contrastare l’emergenza alimentare
Dal mese di settembre a supportare la Carovana ci sono anche l’Unione Buddhista Italiana e il Comune di Torino che hanno permesso di imprimere un’accelerazione delle attività contribuendo a sostenere l’alimentazione settimanale di circa 3000 persone
25 November, 2020
Per rispondere alla crescente domanda di cibo e all’acuirsi dell’emergenza alimentare causata dalla pandemia da Coronavirus, in concomitanza con il primo lockdown l’Associazione Eco dalle Città ha creato l’iniziativa Carovana Salvacibo. Un’attività che mira ad intercettare le eccedenze alimentari all’interno del CAAT (e nei principali grossisti del settore ortofrutta) per ridistribuirle a tutti gli enti che si trovano in prima fila per contrastare l’emergenza. Un’azione che si muove su due fronti: il contrasto all’emergere di nuove povertà e la riduzione della produzione dei rifiuti.
Se dal punto di vista del contrasto alle nuove povertà la Carovana è riuscita a ridistribuire 180 le tonnellate di cibo a 21 realtà torinesi tra enti del Terzo Settore, Snodi della Rete Torino Solidale, parrocchie, moschee e mense per i più bisognosi. Dal punto di vista ambientale l’impatto è estremamente significativo, infatti da una prima stima sono 490 le tonnellate di CO2 equivalente risparmiate.
Attraverso due specifici bandi, dal mese di settembre, a supportare la Carovana ci sono anche l’Unione Buddhista Italiana e il Comune di Torino che, con il loro contributo, hanno permesso di imprimere un’accelerazione delle attività permettendo di incrementare di ulteriori 65 tonnellate la quantità di cibo recuperato contribuendo a sostenere l’alimentazione settimanale di circa 3000 persone.
Fondamentale per il successo l’iniziativa è stato il ruolo del CAAT che grazie a una lungimirante politica, dalle forti ricadute sociali e ambientali, ha aperto le sue porte alla Carovana fin dai mesi più bui della prima ondata dell’epidemia da Coronavirus, coinvolgendo direttamente più di 59 grossisti presenti all’interno del Centro Agro Alimentare Torinese.
“Ci troviamo in questo autunno davanti a una crescita del 50% di richieste di cibo rispetto alla prima ondata – spiega Giulio Baroni coordinatore della Carovana -. Un numero crescente di persone che non riescono a soddisfare un bisogno primario che prima davamo quasi per scontato e acquisito. La Carovana grazie al CAAT e all’Unione Buddhisti Italiani sta tamponando questa emergenza. Ogni settimana distribuiamo tonnellate di cibo fresco, frutta e verdura che vanno ad affiancarsi agli aiuti del Comune e del Banco Alimentare. Cerchiamo con la nostra azione di migliorare sensibilmente dal punto di vista nutrizionale l’alimentazione dei nostri concittadini che stanno affrontando questo momento di difficoltà. Lo sforzo che stiamo sostenendo tutti i giorni è importante, quello che ci spinge è la consapevolezza che anche con queste azioni rimanga forte il senso di comunità e la coesione sociale. Da questa emergenza possiamo uscirne solo insieme e la rete che tutti i giorni si attiva grazie alla Carovana va senza ombra di dubbio in questa direzione”.