Scuola, trasporti e riaperture: ma perchè non si parla di bicicletta e di mobility manager?
"Avete mai sentito un politico o un virologo fare un chiaro appello a usare la bici? Solo una visione elastica concreta capillare della mobilità ci può salvare nel lungo periodo che ancora ci separa dalla normalità. Occorrono mobility manager subito". L'intervento di Paolo Hutter
27 November, 2020
Non si è parlato dei mobility manager, che per legge e da anni devono esistere ed essere attivi in ogni scuola per organizzare la mobilità casa-scuola di studenti e insegnanti in modo da ridurre traffico inquinamento e disagi. Ora il mobility manager dovrebbe occuparsi della sicurezza della mobilità nei confronti del contagio. Perchè non se ne parla? E' questa azione capillare che dovrebbe essere la chiave di un sistema articolato e flessibile di mobilità a prova di Covid.
Le scuole vanno aiutate ma devono trovare in sè le risorse umane cognitive e organizzative per organizzare in modo sicuro e sostenibile la mobilità. Non è pensabile triplicare la disponibilità di mezzi pubblici, basta con istanze impraticabili. Ma non eravamo e non siamo un paese fin troppo automobilistico? Non abbiamo una quantità enorme di figli accompagnati a scuola in automobile? E per chi abita troppo lontano per piedi o bici si è mai parlato di condivisione dell'auto?
Certo, può essere al momento solo condivisione di due studenti con un adulto guidatore, ma sarebbe un contributo notevole. Ed è invece pensabile aumentare considerevolmente il numero di spostamenti a piedi o in bicicletta verso la scuola. A parte la vicenda dei bonus, avete mai sentito un politico o un virologo nazionale o locale fare un chiaro appello a usare la bici? Solo una visione elastica concreta capillare della mobilità ci può salvare nel lungo periodo che ancora ci separa dalla normalità. Occorrono mobility manager subito, e si spera che qualche dirigente scolastico ci stia già pensando.