Neve, l´incubo scomparsa
E per il biossido di carbonio il Toroc lancia la tassa etica
04 December, 2003
Al Lingotto la Conferenza mondiale su sport e ambiente lancia l´allarme Secondo un esperto dell´agenzia Onu metà della stazioni sciistiche sono a rischio Un algoritmo ha già calcolato quanto sarà l´inquinamento causato dai Giochi 2006 Il progetto Co2 Neutral punta a ridurre il danno mettendo in \"vendita\" quote di emissioni FABIO MARZANO Stazioni sciistiche a rischio sotto i mille metri. L´allarme è stato lanciato ieri alla Conferenza mondiale su sport e ambiente del Cio che si chiuderà oggi pomeriggio al Lingotto con le relazioni del presidente Jacques Rogge, del sottosegretario all´Ambiente Roberto Tortora e del numero uno del Coni Gianni Petrucci. «I cambiamenti climatici ? ha spiegato Klaus Topfer, direttore dell´Unep, l´agenzia ecologica dell´Onu ? hanno determinato negli ultimi anni una diminuzione delle precipitazioni nevose. In Italia la metà degli impianti si trova sotto quota 1300, e se salirà l´altitudine necessaria per praticare gli sport invernali, le ricadute economiche non tarderanno a farsi sentire». In Svizzera, secondo uno studio dell´università di Zurigo, tra il 37 e il 56 per cento delle località di montagna sono in pericolo. In realtà, Torino 2006 si sta attrezzando per rendere i Giochi più sostenibili dal punto di vista ambientale. Tonnellate di biossido di carbonio potrebbero essere messe in vendita. Una ricetta anti-smog a cavallo tra a un gioco a premi e la cosiddetta tassa etica. Si chiama Co2 Neutral il progetto del Toroc per risolvere i problemi dell´inquinamento provocati dall´evento a cinque cerchi. «L´intervento è decisivo per ridurre l´impatto ambientale, ma è ancora allo studio dei tecnici, che presenteranno un rapporto completo a giugno del prossimo anno», ha spiegato ieri mattina il direttore generale Paolo Rota. Esiste un algoritmo, cioè una formula di calcolo peraltro consultabile sul sito www.futureforest.com, che consente di stimare, in base al numero dei partecipanti, le quote di biossido di carbonio prodotte da una manifestazione. Emissioni killer che derivano da riscaldamento, elettricità, spostamenti in aereo, auto, treno fino al riscaldamento dei villaggi. Una volta ottenuto il parziale, viene fissato il prezzo del biossido, un tanto al chilo. «Poi chiederemo ad atleti e squadre che arrivano da fuori di acquistare uno stock ? ha aggiunto l´assessore provinciale all´Ambiente Giuseppe Gamba ? e con i soldi ricavati si potranno finanziare centrali di energia alternativa o i cosiddetti pozzi, che assorbono le percentuali di biossido presenti nell´aria». Quello che rimane sarà battuto all´asta alla fine delle gare. «Sarà un´offerta volontaria (ma in Svizzera diventerà una tassa nel 2004, ndr) ? ha precisato Gamba ? che le squadre potranno lasciare per risanare i danni causati all´ambiente da una manifestazione di così ampia portata». E ha aggiunto: «In questo modo sarà più semplice avvicinare le associazioni ambientaliste, finora polemiche nei confronti del Toroc». Un impegno che il Lingotto ribadisce a oltranza: «Durante le Olimpiadi contiamo di poter recuperare l´80 per cento dei rifiuti ? ha concluso il direttore del Toroc Rota ? mentre in discarica conferiremo solo materiale differenziato».