Operazione dei carabinieri in Toscana, Liguria, Lombardia e Veneto. Tra le persone fermate anche appartenenti alle forze dell'ordine.
Contestati anche i reati di associazione per delinquere e truffa aggravata

I carabinieri del comando tutela ambiente hanno arrestato nella notte 31 persone nell'ambito di una vasta operazione contro il traffico illecito di rifiuti. Tra le persone finite in manette, imprenditori, professionisti, funzionari pubblici e membri delle forze dell'ordine. I reati contestati sono quelli di associazione per delinquere, disastro ambientale, turbativa d'asta, truffa aggravata e traffico illecito di rifiuti.
Nell'inchiesta, coordinata dalla procura della Repubblica di Massa Carrara, risultano indagate altre 68 persone. L'operazione di questa notte, ribattezzata Sinba, è stata condotta da oltre 400 carabinieri dei comandi provinciali di Toscana, Liguria, Lombardia e Veneto che hanno eseguito 120 perquisizioni e 200 sequestri di opere pubbliche, impianti industriali e automezzi. In un solo anno di attività, secondo quanto accertato dagli inquirenti, l'organizzazione colpita dagli arresti di questa notte avrebbe smaltito illecitamente almeno 1.200.000 tonnellate di rifiuti, realizzando un profitto non inferiore a 90 milioni di euro. L'indagine avrebbe anche svelato l'esistenza di una articolata rete che si occupava del traffico illecito di rifiuti, provenienti dalla bonifica di siti inquinati, che venivano interrati e nascosti in ripristini ambientali e in altre opere pubbliche.
L'organizzazione, secondo quanto appurato dagli investigatori, riusciva a condizionare gli enti pubblici per ottenere l'aggiudicazione degli appalti servendosi della copertura degli organi amministrativi di controllo e di appartenenti alle forze di polizia ed era anche in grado di ottenere falsi certificati per trasportare i rifiuti senza destare sospetti.