Le nuove frontiere del riciclo
Esperienze a confronto per illustrare le opportunità di un settore economico in espansione
27 October, 2005
Oltre il <b>60% della produzione nazionale di acciaio è realizzata con l’impiego di rottami di ferro;
Circa il 75% della produzione nazionale di alluminio è garantita dall’utilizzo di rottami;
Il 70% della produzione nazionale di agglomerati lignei viene ottenuta da truciolare;
Il 55% della produzione cartaria nazionale assicurata dall’utilizzo di carta e cartone da macero</B>.
Sono soltanto alcune delle cifre del mercato del riciclo dei rifiuti di cui si parlerà oggi, in occasione del convegno “Verso un nuovo mercato: i prodotti del riciclo” che inaugura Ecomondo 2005, la fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile.
Il convegno, promosso da ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Osservatorio Nazionale Rifiuti e CONAI, fa luce sulle reali applicazioni e sulle potenzialità offerte dal settore industriale del riciclo. Un settore che, a dispetto della generale congiuntura economica sfavorevole, si è sviluppato fortemente negli ultimi anni, a ritmi annuali di crescita del 10%, per un volume di affari che si aggira intorno ai 3 miliardi di Euro.
La filiera del riciclo comprende tutte quelle attività di selezione e riciclo dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata, fino ad arrivare al mercato degli impieghi finali, dei cosiddetti ri-prodotti. Un tessuto industriale ampio e diversificato, tradizionalmente radicato sul territorio italiano, rappresentato dai produttori di materia prima seconda - fonderie, acciaierie, cartiere, vetrerie, centri di riciclo della plastica - e dalle imprese che si avvalgono della stessa, per la produzione di beni e manufatti: mobilifici, cartotecniche, profilatori metallici, industrie tessili e del packaging, ecc.
Un utilizzo, quello di materia prima seconda, che comporta almeno tre vantaggi, sul piano economico ed ambientale:
- benefici in termini di minore dipendenza dall’approvvigionamento di materie prime;
- minori costi energetici spesi per la produzione del bene;
- riduzione dell’impatto sull’ambiente.
CONAI ha giocato un ruolo fondamentale per il buon funzionamento del sistema a monte, avendo garantito, negli ultimi sei anni, quantità e qualità di rifiuti di imballaggio costantemente in crescita a condizioni economicamente valide.
Cifre alla mano, il sistema CONAI-Consorzi di filiera è stato un elemento propulsore di questo mercato: dal 1998 al 2004, nell’ambito dell’accordo con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, le quantità di rifiuti di imballaggio raccolte sono più che triplicate, passando da 614.000 a quasi 2.000.000. Sul fronte del riciclo, l’accresciuta disponibilità di materiali provenienti dalla raccolta differenziata, ha consentito di raddoppiare le quantità di rifiuti avviati a riciclo.
In questi anni, l’attività di CONAI, un sistema innovativo nato dalla collaborazione tra regolatore pubblico e soggetti privati, ha consentito di innescare e diffondere comportamenti virtuosi e best practice lungo tutta la filiera del recupero.
“Due sono i punti cardine sui quali si giocherà, nell’immediato futuro, la scommessa dei prodotti del riciclo” dichiara Roberto De Santis, Presidente di CONAI “l’innovazione tecnologica, intesa come ricerca per consentire la realizzazione di nuovi prodotti e nuove tecniche di riciclo, e una maggiore consapevolezza del consumatore, le cui scelte di mercato hanno un valore strategico per lo sviluppo di tali prodotti”.
Da un sondaggio effettuato da GPF&A. per CONAI, risulta come la propensione all’acquisto di prodotti realizzati con materiali da riciclo cresca gradualmente di anno in anno: il 75% del campione dei consumatori è convinto che costituiscano un grande vantaggio per l’ambiente.
In questo senso, Il GPP (Green Public Procurement), il decreto sugli acquisti verdi negli enti pubblici, rappresenta una leva fondamentale per la creazione di un valore economico e “socialmente riconosciuto” dei prodotti del riciclo.
Un valore aggiunto garantito da un minore spreco di risorse ambientali, senza dimenticare che, grazie ai passi avanti della tecnologia, i prodotti del riciclo offrono ormai gli stessi standard qualitativi, funzionali ed estetici dei prodotti tradizionali.
Da parte sua, CONAI favorirà lo sviluppo del mercato, in particolare attraverso:
• Incentivi economici per favorire la qualità della raccolta differenziata;
• Promozione, nell’ambito della politica sugli acquisti verdi, dei prodotti derivanti da riciclo;
• La definizione di linee guida dedicate alle imprese per facilitare la certificazione e l’iscrizione al Repertorio del Riciclaggio istituito dall’Osservatorio Nazionale Rifiuti.
<i>Comunicato stampa CONAI</I>