Disobbedienti ai fuoristrada
I Dégonfles a Bruxelles: «Le gomme non le buchiamo, ci limitiamo a farne uscire l'aria» - da Il Manifesto del 28.10.2005. Il precedente, da Liberation, su Parigi
02 November, 2005
<B>Karima Isd</B>
Il quotidiano belga La dernière heure annuncia l'arrivo anche a Bruxelles dei «Dégonflés anti-4x4». I 4x4 sono i fuoristrada American-style ormai largamente usati anche nelle città europee; i Dégonflés (gli sgonfiati) sono gruppi di giovani che nottetempo vanno ad atterrare le grosse ruote dei fuoristrada stessi, detti anche Suv (Sport utility vehicles). Nella capitale belga sono stati presi di mira in una sola notte 40 bestioni voraci di benzina e generosi produttori di gas serra. In Francia - dove i Suv sono il 5% del mercato automobilistico, ma le vendite l'anno scorso sono salite del 20% - il record è stato di 105 pneumatici sgonfiati in una sola notte. Il movimento parte da Parigi e a seconda delle città si dà nomi ecologicamente significativi, come Rapapla (Gruppo per l'abolizione dei pesi massimi automobilistici) a Lione. La prima volta è stata nel VI arrondissement; in cinque, in un'ora e mezza, sgonfiati sei fuoristrada, cosparse di fango le portiere (sempre belle lucide a dispetto della rustica funzione originaria dei tali veicoli), lasciati volantini sui vetri. Il portavoce dei Dégonflés francesi ha spiegato: «Le gomme non le buchiamo, ci limitiamo a farne uscire l'aria. Dunque non rischiamo penalmente». Lui comunque parla nell'anonimato perché è già «sottoposto a lavori di pubblica utilità a causa delle azioni contro i cartelloni pubblicitari». Il movimento Stopub, infatti, da tempo scarabocchia le enormi e invasive réclame nelle strade soprattutto parigine.
Simbolicamente, sgonfiare le ruote delle macchinone è ridimensionare la voglia di apparire di chi le guida. La storia e la pratica dei Dégonflés parte da un gruppi di amici ventenni e dalla loro constatazione: «Il conducente di Suv sa bene di inquinare il doppio degli altri veicoli, e il 100% in più di chi va a piedi o in bici; ma se ne frega. E i politici locali fanno meno del dovuto, vista la forza delle lobby». Dunque «abbiamo deciso di rivolgerci direttamente ai consumatori; susciteremo moti di odio, ma cerchiamo anzitutto il dialogo contro questa assurdità. Sul parabrezza lasciamo un volantino con la scritta: firmato da chiunque abbia un apparato respiratorio». L'idea di fondo è che, invece di identificare un unico cattivo di turno - il produttore, la multinazionale, il direttore esecutivo - ci si deve focalizzare sul consumatore. Con campagne «scioccanti, provocatorie, che facciano diventare una moda essere anti-Suv». E quindi fuori moda, out, guidarne uno.
Siti e blog indicano come diventare Dégonflés, fin nei consigli pratici tipo come non far scattare l'allarme quando l'auto di affloscia. Del movimento si è occupato anche il corrispondente da Parigi del Los Angeles Times, sottolineando che «se i Dégonflés avessero portato le loro azioni di sovversione urbana nella California meridionale, la mecca dei Suv, sarebbero già in prigione, picchiati o sparati; o quantomeno multati». Le autorità parigine, in genere severe con gli atti vandalici, lasciano correre, appunto perché non ci sono danni. Del resto la Mairie della capitale - che cerca di incoraggiare i trasporti collettivi, i ciclisti e i pedoni - ha deciso limitazioni alla circolazione di questi mezzi ingombranti, e c'è chi li vorrebbe proprio mettere al bando in città. Il vicesindaco Denis Baupin, che si occupa del programma dei trasporti, ha partecipato a un raduno di 200 attivisti chiamando i Suv «una caricatura di un'auto» e augurandosi che la loro patria d'origine dopo la «catastrofe climatica» di Katrina inizi a mettere in discussione quel modello di vita.
Strepita però l'associazione francese dei proprietari di fuoristrada: «L'ostilità istituzionale contro di noi ha incoraggiato attacchi mascherati antisociali facendoli passare per attivismo». Difficile però far passare per ecoguerrigliero il governo nazionale, che pure ha imposto una nuova tassa per i veicoli più inquinanti sulla base dei loro livelli di emissioni.
Rimane aperto il dibattito: servono, i Dégonflés?