Amiat, pagella appena sufficiente
Indagine sperimentale sulla pulizia in 4 circoscrizioni - da Repubblica del 23.11.2005
23 November, 2005
<b>Voti dal 6,30 al 6,94 dopo oltre cinquantamila rilevazioni lungo le vie, nei parchi e nelle aree dei mercati
Il controlli saranno estesi il prossimo anno in tutti i 10 quartieri
Sara Strippoli<b>
Sufficienza risicata. Non va oltre un «sei virgola qualcosa» il voto sul servizio di pulizia in quattro circoscrizioni della città. La più sporca è la cinque, Barriera di Milano, 6,30. La migliore è la terza, San Paolo, 6,94. Oscillazioni decimali che per rivelare picchi negativi o positivi degni di attenzione avrebbero forse bisogno di dati che tengano conto di dettagliate suddivisioni per quartiere. O addirittura per singola via.
Se la pulizia resta una delle note dolenti della città di Torino, per sapere quanto il servizio sia in grado di soddisfare la legittima richiesta dei cittadini di avere una città pulita, Amiat e Palazzo Civico hanno pensato di realizzare un monitoraggio che parta da una documentazione oggettiva, foto scattate in un certo orario e in un certo luogo. Con relativa crocetta sulla opzione più corrispondente alla situazione reale: «molto o poco sporco, pulito o molto pulito». Fra il 26 maggio e il 27 settembre si è svolta la fase sperimentale. Ogni circoscrizione (terza, quinta, sesta e nona) è stata controllata da tre rilevatori, per tre settimane, per sei giorni alla settimana, compresi i giorni festivi, dalle 8 alle 19. In totale oltre 50 mila rilevazioni in 5.734 «luoghi»: vie, parchi, giardini, giochi bimbo, servizi igienici e aree di abbandono rifiuti. La verifica ha riguardato l´intero lato delle vie di ciascuna circoscrizione, i servizi igienici, le aree mercatali, i parchi. Tutte le aree critiche comprese negli elenchi del contratto di servizio Amiat alle quali sono state aggiunte le aree segnalate dal Comune.
Dalla fase sperimentale, il monitoraggio nel 2006 si estenderà al resto della città, in tutte le dieci circoscrizioni. Il prossimo anno saranno però i cittadini i nuovi rilevatori sguinzagliati nel quartiere per scovare mucchi ingestibili di foglie secche o escrementi di cani opportunamente dimenticati dai loro padroni. Un modo per coinvolgerli in un´azione concreta di controllo e insieme una garanzia di maggiore obiettività nella valutazione, ha spiegato il vicesindaco Marco Calgaro. L´obiettivo è arrivare ad un sistema di monitoraggio standardizzato «efficace e innovativo, ripetibile nel tempo e applicabile a tutto il territorio».
Costo dell´intera operazione 99 mila euro per i dodici mesi del 2006. «Una spesa quanto mai opportuna se ci permette di avere una valutazione dalla quale partire per verificare se in futuro il servizio mostrerà delle defaillance o se invece dimostrerà di poter crescere dal punto di vista dell´efficacia», ha spiegato Calgaro. Un controllo utile anche a decidere eventuali azioni di potenziamento. Non soltanto in termini di maggiori investimenti, ma soprattutto di un ripensamento più razionale del servizio per singolo quartiere. Peccato, come dimostrano i dati raccolti in questo primo monitoraggio, che non sempre la riorganizzazione produca risultati significativi. Nella quinta circoscrizione, infatti, la variazione fra il «prima» e il «dopo» ha prodotto una differenza di 0,4 punti in percentuale, da 6,30 a 6,34: «Troppo scarso per poter valutare positivamente i cambiamenti decisi», ha osservato lo stesso Marco Calgaro.
Quest´anno gli investimenti della Città su Amiat sono ulteriormente saliti, 125 milioni di euro, Erano 109 milioni nel 2003, 116 lo scorso anno.