Niente più targhe alterne
da La Nazione del 25.11.2005
28 November, 2005
E’ finita un’epoca: niente più targhe alterne e blocchi del traffico negli inverni dei fiorentini. Dal primo gennaio del 2006 avremo solo i provvedimenti già annunciati e conosciuti e cioé il divieto di uso — giorno e notte, in tutto il territorio comunale — dei veicoli non catalizzati. La decisione riguarda anche gli autobus dell’Ataf e delle autolinee extraurbane che non potranno utilizzare i bus che fanno fumo nero: per loro però il fermo è solo dimostrativo: vale per un giorno alla settimana, la domenica. L’assessore all’ambiente Claudio Del Lungo ha annunciato ieri la decisione, che sarà formalizzata in un’ordinanza ai primi di dicembre. Una decisione che farà sicuramente discutere e non mancherà di creare qualche difficoltà specialmente alle persone meno abbienti e più anziane, che di cambiar macchina non avrebbero avuto alcuna voglia. Ma lo dovranno fare, perché le loro «euro zero» entro i confini della città non possono più circolare dal primo di gennaio. Due possibilità per chi vuol tenersi la vecchia auto: fare la trasformazione a gas o dotarsi del contrassegno invalidi (per chi ovviamente ne ha i requisiti).
Fuorilegge. Non possono circolare dal primo gennaio i veicoli più vecchi e inquinanti: a) le auto a benzina o diesel immatricolate prima del 1993 che non hanno marmitta catalitica e nella carta di circolazione non riportano la dicitura 91/441 CE; b) camion e furgoni per trasporto merci con portata inferiore a 35 quintali immatricolati prima dell’ottobre 1994; c) i ciclomotori non rispondenti alla direttiva 97/24/CE. Immatricolati nella provincia sono 95mila, mentre si ignora il numero esatto dei ciclomotori. Sono esclusi dal divieto i motoveicoli a due tempi targati (come la Vespa 125) e i camion più pesanti. Nessun fermo, a differenza dell’anno scorso, per le Euro 1.
Le deroghe. Possono continuare a circolare auto e mezzi merci che: a) siano stati trasformati a gas gpl o metano; b) stiano per essere cambiati con un veicolo nuovo (occorre il contratto d’acquisto, vale solo per 3 mesi); c) siano in uso a un invalido (necessario il contrassegno sul veicolo); d) siano veicoli storici, iscritti ai registri (possono circolare nei giorni di raduno e anche ogni sabato e domenica).
I bus. Non poche lamentele vengono dai cittadini che devono lasciare la macchina «non Euro» per salire su un bus ancor più inquinante. Così anche il trasporto pubblico dovrà adeguarsi: bus urbani e extraurbani non catalizzati non potranno circolare la domenica. E’ un segnale preciso, come ha spiegato l’assessore Del Lungo, alle società di trasporto perché aggiornino il proprio parco mezzi. Tra Ataf (che ne ha 20 degli anni Ottanta che tiene di scorta), Sita (56 pullman non in regola), Lazzi (45) e le altre aziende, si calcola che siano 150 i vecchi bus che circolano ancora. Ognuno di questi inquina come 100-150 auto: fermare questi significa evitare lo smog di 20mila automobili. Dal 2007 i giorni di blocco per i bus diventeranno tre alla settimana. Non sono previsti controlli sulla strada, per non interrompere un pubblico servizio, ma si faranno nelle officine e sui registri.
P. d. A.