Due settimane senza targhe alterne
Graziati dall’aria pulita e dall’Immacolata, ma già si pensa di abolirle a fine mese
29 November, 2005
<b>AMBIENTE LA PROVINCIA SOSPENDE IL PROVVEDIMENTO E PALAZZO CIVICO FA PRESSIONI PER ELIMINARLE ANCHE SOTTO NATALE E FARE FELICI I COMMERCIANTI
Alessandro Mondo</b>
Le targhe alterne si congedano per due settimane, e a questo punto non è così sicuro che tornino nei tempi concordati: Palazzo civico, sempre più a disagio nel riproporre un provvedimento impopolare, vorrebbe ridurle ai minimi termini, mentre la Provincia non intende scendere a compromessi.
La sospensione del divieto riguarda questa settimana, ed almeno formalmente appare concordata fra le parti. Ieri sera Palazzo Cisterna ha annunciato la revoca della circolazione alternata per domani e giovedì primo dicembre, stante «una riduzione significativa dei valori degli inquinanti atmosferici che nel loro insieme non raggiungono da alcuni giorni una soglia critica». Cosa sia cambiato rispetto alle settimane passate, a parità di condizioni meteo, non è dato sapere. Ieri sera alle 20, per dire, la media oraria dei PM10 era di 95 microgrammi per metro cubo (la soglia è di 50); dal primo gennaio al 10 novembre il limite è stato superato 151 volte. Ma tant’è. Ieri, dopo una telefonata tra il sindaco Chiamparino e il presidente Saitta, la limitazione del traffico è stata azzerata. Nè gli automobilisti dovranno preoccuparsi per la settimana prossima: data la festività dell’Immacolata, il provvedimento era già stato escluso dal calendario della Provincia.
Tutto chiaro? Più o meno, se è vero che il Comune vedrebbe di buon occhio la revoca del divieto anche per l’ultima settimana di dicembre. Parola del sindaco Chiamparino: «Ora suggerisco a Saitta di usare questi 15 giorni per riflettere tutti insieme sul significato e sull’utilità del provvedimento: in particolare, si tratta di stabilire come si comportano le altre città e se è il caso di mantenere le targhe alterne l’ultima settimana di dicembre. Lo dico perchè sto ricevendo forti segnali da parte dei commercianti, preoccupati dalle ricadute della limitazione in vista del Natale». Del resto lo stesso sindaco, sempre più perplesso sull’opportunità di un divieto che non gode simpatie all’interno della sua giunta, nei giorni scorsi ha chiesto all’assessore Dario Ortolano (Ecologia) di monitorare quel che accade nel resto del Paese: scoprendo che la misura della circolazione alternata non ha riscontri nelle altre grandi città. Da qui l’invito a rivalutare seriamente la strada imboccata. «Nei vari incontri sul tema Torino è sempre stata ai patti - aggiunge Chiamparino, forse con riferimento a quei Comuni che alle targhe alterne non hanno mai aderito (vedi Chieri, Chivasso e Nichelino) -. Ora però verifichiamo il da farsi». Mentre per gennaio il sindaco non esclude ulteriori variazioni al calendario delle limitazioni in vista degli appuntamenti pre olimpici. E Ortolano? «Le targhe alterne sono una misura certamente impopolare, che nessuno si diverte a fare - commenta l’assessore -. Però è stata decisa a settembre dalla giunta comunale in sintonia con la Provincia e con le amministrazioni della cintura. Credo sia giusto decidere la revoca o meno dello stop in base ai valori degli inquinanti. E’ quello che abbiamo fatto questa settimana».
Posizione in linea con quella di Palazzo Cisterna, dove le targhe alterne restano in agenda. «Ringrazio il sindaco per i suoi suggerimenti, ma il discorso non cambia - taglia corto il presidente della Provincia -. Valuteremo se mantenere o revocare il divieto settimana per settimana, come abbiamo sempre fatto». In particolare, aggiunge Saitta, deve essere chiaro che «le eventuale sospensioni dipenderanno solo dalle condizioni meteo, quindi dalla qualità dell’aria, e non da considerazioni di altro genere»: «Capisco le difficoltà di Chiamparino per provvedimento impopolare. Sono le stesse vissute dagli altri sindaci, e pure dal sottoscritto. Ma abbiamo deciso una linea e bisogna andare fino in fondo». Ancora più diretto l’assessore provinciale Dorino Piras (Qualità dell’Aria): «Pacta servanda sunt: i patti vanno rispettati. E Palazzo civico non fa eccezione». Inoltre, aggiunge Piras, «il confronto con le altre città è improprio dato che in molti casi adottano provvedimenti di diversa natura, non meno impopolari delle targhe alterne». Appuntamento fra 15 giorni. Intanto Legambiente e Largo Respiro, giudicando immotivata la revoca per questa settimana, annunciano un esposto alla Commissione europea.