Il "baikscèring" comincia da Reggio Emilia e Parma
In alcune città italiane cresce l'idea delle bici a noleggio quasi gratuito, meglio detta bici condivisa, fino a 24 ore. Con riconsegna anche in altri punti: Parma inizia, Reggio Emilia e Cuneo hanno iniziato. Molte cittadine sono invece collegate nel servizio "C'entro in bici"
02 December, 2005
<b>Lorenzo Fracastoro</b>
Nel giugno 2004 è partito “Bicincittà” a Cuneo, che offre gratuitamente 40 bici al servizio dei cittadini dislocate in 4 punti della città, senza obbligo di riportarle al deposito di partenza.
Le biciclette sono a disposizione degli utenti registrati, che lasciando una cauzione di 10 € entrano in possesso di una carta magnetica per poter utilizzare le biciclette. Il servizio è in funzione tutti i giorni dalle ore 7 alle ore 21.
Nel settembre 2005, in occasione del mobility weec, è la volta di Reggio Emilia. L’Emilia Romagna sembra essere finora la regione più attiva nelle misure messe in atto per la mobilità ciclabile.
A Reggio sono presenti 4 rastrelliere con un centinaio di biciclette: “bike sharing” è un sistema che si affianca al già collaudato “bicittà”, che è presente da 16 anni in due stazioni diverse, con prezzi competitivi (un’ora a 1 €, un giorno 2,5 €, una settimana 8 €)
La bicicletta condivisa ha prezzi popolari: 10 € di abbonamento annuo, che diventano 5 € agli abbonati ai trasporti urbani, e gratis per gli abbonati agli extraurbani.
Anche qui la vera innovazione sta nella restituzione, che avviene in una qualsiasi delle 4 rastrelliere (presto 5)
E Parma pedala più forte. Il bike sharing qui partirà da metà dicembre, con 200 utilizzatori “sperimentali” che useranno le 100 biciclette disponibili tutti i giorni dalle 7 alle 24. Gli spostamenti avverranno fra gli 11 punti bici dislocati nel centro storico.
Il numero di utenti verrà aumentato di cinquanta al mese, fino ad arrivare a quota 400.
Anche qui il servizio si affianca a un già esistente PuntoBici, che dà la possibilità tra l’altro di affittare anche bici elettriche.
Ma le altre città non stanno a vedere.
Il sistema denominato “C’entro in bici” è un innovativo servizio di noleggio di biciclette pubbliche a prelievo automatizzato. Sarebbe il servizio migliore e più potente, ma non prevede la possibilità di riconsegnare la bici in un deposito diverso e non sono disponibili 24 ore su 24: per questo motivo non gli abbiamo dedicato il titolo.
Le biciclette sono fruibili dalla cittadinanza attraverso lo sganciamento delle stesse da apposite rastrelliere per mezzo di una chiave in possesso dell’utente che riporta un codice, personale e non duplicabile. La chiave è “universale”: permette lo sganciamento di una delle bici a disposizione in una qualsiasi delle città che adottano il servizio (180 a Ravenna, 88 a Trento, 80 a Modena, 64 a Cesena e Faenza, 60 a Bologna… in tutto una trentina di città.). Le biciclette sono collocate nei punti centrali delle diverse città: stazioni, parcheggi, monumenti turistici, palazzi pubblici, ecc.
I mezzi hanno delle peculiarità che li rendono di facile utilizzo e quasi privi di manutenzione: ruote piene, sella regolabile ma non asportabile, ruote con bulloni speciali antifurto, ecc.