Nuovi edifici, 30% di energia solare o non potranno avere l´agibilità
Il sindaco Veltroni: "Roma è la prima città che applicherà il protocollo di Kyoto" - da Repubblica del 17.12.2005
19 December, 2005
<b>Approvata dalla giunta una delibera che riguarda tutta la città tranne il centro storico
La stessa regola varrà anche per gli immobili sottoposti a completa ristrutturazione
Paolo G. Brera</B>
Tutti gli edifici che saranno costruiti a Roma, e quelli che verranno completamente ristrutturati, dovranno ricavare energia dal sole o non otterranno l´agibilità. Lo ha deciso ieri la giunta capitolina rivoluzionando il comparto edile e facendo di Roma «la prima città in Italia all´avanguardia nell´attuazione del Protocollo di Kyoto», come dice il sindaco Walter Veltroni. Per il presidente di Legambiente, Roberto Della Seta, è «la misura più positiva per salvare il clima adottata in Italia: la Capitale si propone come battistrada per le energie pulite, con forti benefici tecnologici, occupazionali e economici». Il comune stima che realizzare un edificio costerà il 15% in più, ma aumenta il valore dell´immobile e l´acquirente risparmierà sulle bollette.
La delibera riguarda tutto il comune eccetto la città storica, e sarà vincolante appena l´approverà il consiglio comunale. Variando e integrando il Regolamento edilizio, prevede che almeno il 30% dell´energia necessaria all´intero edificio e almeno il 50% di quella utilizzata per ottenere acqua calda arrivino da fonti rinnovabili. Limiti ancora più severi per gli edifici pubblici, per quelli costruiti in deroga, negli accordi di programma o nei programmi di recupero urbano: la soglia minima di energia rinnovabile complessiva è elevata al 50%. I costruttori che andranno oltre i limiti minimi «inserendo ulteriori tecnologie bioenergetiche - aggiunge l´assessore all´Urbanistica, Roberto Morassut - otterranno un premio di cubatura del 5%».
Di fatto, obbliga a usare pannelli fotovoltaici per l´illuminazione e gli usi comuni dei condomini, e solari per l´acqua calda. L´acqua piovana, inoltre, dovrà essere accumulata e utilizzata per verde, cortili e scarichi. Una commissione valuterà i progetti, che vanno accompagnati dalla relazione di un tecnico impiantista; e i municipi verificheranno l´attuazione prima che sia concessa l´abitabilità.
«Se con il Prg abbiamo indicato "dove" costruire - dice Veltroni - questa svolta indica "come" costruire» e dimostra che «gli enti locali - dice l´assessore all´Ambiente, Dario Esposito - possono fare azioni concrete per il contenimento delle emissioni e il risparmio energetico». La novità stravolgerà il mercato edile: «L´impiantistica - spiega l´assessore ai Lavori Pubblici, Giancarlo D´Alessandro - assume peso rilevante rispetto al mattone». Intanto, lunedì partono i cantieri a Saline e Malafede per 15 case a tutela ambientale, e a fine 2006 i 31 alloggi di Lunghezzina e i 25 di Ponte Galeria.