Smog, la lite finisce in procura
Esposto degli ecologisti: dati fuorvianti sulle Pm10 - da Repubblica del 22.12.2005
22 December, 2005
<b>Secondo gli ambientalisti le targhe alterne sono state revocate nonostante i valori elevati delle polveri</B>
Gli ecologisti di "Largo Respiro" hanno presentato un esposto in procura in cui accusano il Comune per i dati «fuorvianti sul valore delle Pm10», le famigerate polveri sottili che avvelenano l´aria. Sostengono che le informazioni sui dati devono essere «chiare, comprensibili e aggiornate». In altre parole, sono convinti che nei giorni in cui sono state abolite le targhe alterne i livelli di inquinamento non fossero così bassi come si diceva. Ora toccherà al giudice dipanare la matassa.
Sullo smog c´è molta confusione, informazione carenti ai cittadini e decisioni non chiare dell´amministrazione. Lo sostengono da tempo gli ambientalisti dell´associazione Largo Respiro. Ma ieri mattina il loro punto di vista è diventato un esposto firmato e depositato in procura. Così, per la seconda volta nel giro di dieci anni, sarà un giudice a doversi pronunciare sulle targhe alterne e sui livelli di polveri sottili nell´aria. «La prima volta, dopo un esposto di Silvio Viale, l´inchiesta della magistratura si era chiusa con un´archiviazione - spiega Dorino Piras, assessore Provinciale all´Ambiente - perché non ci sono inadempienze da parte della pubblica amministrazione. Ci sono armi spuntate per combattere lo smog».
Alba Di Carlo, del Comitato Largo Respiro, è di un´altra opinione: «È disatteso il decreto ministeriale del 2 aprile 2002 che stabilisce "le modalità per l´informazione da fornire al pubblico sui livelli registrati di inquinamento atmosferico". Ed è disatteso il decreto legislativo del 4 agosto 1999 che recita: "Gli enti locali devono garantire, ciascuno nell´ambito delle proprie competenze, informazioNi aggiornate sulla qualità dell´aria... Le informazioni devono essere chiare, comprensibili ed accessibili"». Secondo gli ambientalisti i dati forniti ai cittadini non solo non sono tempestivi, ma sono fuorvianti. Da qui, il passo successivo proposto alla magistratura: «Il Comune è inadempiente».
Se si può discutere sulle interpretazioni del regolamento, i numeri di sicuro sono meno opinabili. Al 21 dicembre il limite del Pm10 è stato superato per 188 volte, più di un giorno su due. Peggio che in tutto il 2004: 173 sforamenti. «Eppure - dice ancora Alba Di Carlo - sono state sospese le targhe alterne per ben due volte, sia a fine novembre sia a dicembre. Sospese nonostante si fossero collezionati cinquanta giorni consecutivi di aria malsana, dal 10 ottobre al 28 novembre. Sospese nonostante l´andamento negativo sia andato aventi fino al 17 dicembre. Tutto questo è stato fatto in modo scorretto, mettendo a tacere la maggior parte delle centraline di rilevamento».
Allora il dubbio è lecito: com´è la qualità dell´aria in questi giorni alla vigilia di Natale? «Non desta preoccupazioni - assicura l´assessore Piras - oscilliamo fra livello 3 e 4 su una scala di 7. E quando è stata presa la decisone di sospendere le targhe alterne, grazie a circostanze atmosferiche molto favorevoli, eravamo a livello 2». Resta aperto il dibattito sull´utilità del provvedimento, anche per come erano annunciate, applicate e sanzionate. «Le targhe alterne sono un cerotto, non una cura - spiega l´assessore Piras - ma diciamo anche che sono un provvedimento impopolare perché vanno a colpire i cittadini già stressati dai cantieri. Per me, in ogni caso, restano un provvedimento utile. Il problema semmai è mettersi d´accordo. Perché il Comune di Torino si è seduto con noi al tavolo di concertazione e si è detto favorevole. Ma poi ha approfittato della prima occasione per cambiare idea. Credo che la prossima volta dovranno essere prese posizioni più nette. Della serie: patti chiari amicizia lunga».