FAP e Euro0? Accoppiata problematica
Intervista a Norbert Lantschner, direttore dell’Ufficio aria e rumore della Provincia Autonoma di Bolzano
04 January, 2006
<b>Cos’è il FAP?</b>
Il Filtro anti particolato è uno strumento che si inserisce nel condotto della marmitta. Trattiene le particelle solide, che sono le principali responsabili dell’inquinamento atmosferico urbano PM10. Ma non si limita a filtrare e a trattenerle: le brucia, procedendo così ad un continuo processo di rigenerazione del filtro stesso.
<b>Quanto costa oggi inserire sulla propria auto diesel un filtro FAP?</b>
Il costo si aggira sui 600/700 Euro. E bisogna sottolineare che i filtri applicati in un secondo tempo sono sicuramente meno efficaci di quelli applicati direttamente dalle case costruttrici.
<b>Questi filtri sono omologati?</b>
Certo, i filtri devono essere omologati secondo una normativa europea. Per la precisione la R103.
<b>L’inserimento di tali filtri su auto vecchie, ad esempio diesel Euro0, è possibile e porta vantaggi?</b>
L’inserimenti dei Fap su auto Euro0 è problematico. Tali motori, infatti, producono moltissime particelle solide, soprattutto nei primi chilometri, quando il filtro ancora non è in temperatura e potrebbe non riuscire a bruciarle tutte. Soprattutto in caso di circolazione cittadina, quando spesso la macchina si muove per tragitti molto brevi e fatica ad entrare in temperatura e a regime, si potrebbero creare dei problemi di otturazione del filtro stesso, con conseguenti danni al motore.
Tutto ciò deriva da prove sui rulli. Insomma, l’utilizzo dei filtri antiparticolato sulle auto Euro0 non solo rischia di non apportare dei benefici, ma addirittura rischia di creare problemi al motore.
<b>Attualmente, sulle nuove auto in costruzione i Fap sono obbligatori?</b>
No, purtroppo no. L’Unione europea non ha avuto il coraggio di prescrivere questo obbligo. Sembra un controsenso, visto che prescrive i limiti sulla qualità dell’aria e dovrebbe di conseguenza prescrivere anche i mezzi per migliorare la stessa, ma è così.
Probabilmente questo obbligo sarà inserito nella normativa del 2008, e sarà vincolante dal 2010.