La Provincia contro la Città
LA POLEMICA PALAZZO CISTERNA ATTACCA CHIAMPARINO: MISURE TROPPO SOFT
18 January, 2006
«Lo stop di domenica? Diciamo che va bene così...». In realtà Dorino Piras, assessore provinciale alla Qualità dell’Aria, non è per nulla soddisfatto di come sono andate le cose. E come al solito, non lo manda a dire.
Dopo il tira e molla sulle targhe alterne, ritirate su richiesta del sindaco, gli tocca accettare il via libera agli «Euro4» per domenica. Nè lo entusiasma più di tanto il fatto di essere riuscito ad ottenere dal Comune l’estensione della fascia del divieto. «E’ un risultato positivo, ma anche così resta un provvedimento tiepido. Si poteva e si doveva fare di più». Il commento, manco a dirlo, chiama in causa il sindaco di Torino: mentre Roma proclama tre domeniche di blocco totale e sposa le targhe alterne, in città si discetta su deroghe e controderoghe. Da qui l’irritazione di Palazzo Cisterna, nella persona dell’assessore: «Guarda caso, le misure anti-smog concordate fra la Provincia e i Comuni sul territorio inciampano regolarmente quando arrivano a Torino. Una volta sotto la Mole cominciano i distinguo, le giustificazioni, le obiezioni di merito e di metodo. I risultati sono sotto gli occhi di tutti». Mentre invece, secondo Piras, vietando la circolazione di domenica anche ai motori «Euro4» si sarebbero ottenuti due obiettivi: semplificazione dei controlli ad opera dei vigili e riduzione più significativa degli inquinanti. «Nelle politiche ambientali ci vuole coraggio», taglia corto. Invece? «Mi spiace dirlo, ma al sindaco questo coraggio manca. Chiamparino è sempre quello del “meno 1”. Se gli altri fanno cinque, lui fa quattro. Non si può trascurare la dimensione ambientale, riscoprendola solo quando sfocia nell’emergenza». Resta il fatto che le perplessità del sindaco sulle misure anti-smog sono ampiamente condivise da diverse categorie cittadine... «Qui non si tratta di tifare o meno per i divieti, che come tali non piacciono a nessuno. A Torino si tende a scambiare il diritto economico con quello alla salute. Nel suo prossimo programma elettorale Chiamparino dovrà dirci quale dei due intende far prevalere. Io non ho dubbi».